Attualità - 21 dicembre 2025, 09:30

Aurelia Bis, il Tribunale accetta la richiesta di Anas: si va verso la risoluzione del contratto. Subentro o nuovo bando?

Bisognerà capire se l'impresa arrivata seconda vorrà accollarsi i lavori. Nel frattempo dopo quasi 14 anni i cittadini e gli amministratori attendono risposte

Tanto tuonò che piovve. Il Tribunale di Roma pare abbia accolto la richiesta di Anas di finalizzare la procedura di risoluzione dei contratti sia della variante di Savona sia della variante della Spezia.

Questa sostanziale novità aprirebbe così un nuovo scenario per l'Aurelia Bis ferma all'85% ormai da mesi e mesi con soli 7 lavoratori (5 operai e due impiegati) rimasti sul cantiere.

Anas nell'incontro del 16 ottobre aveva spiegato che dopo l’avvio di entrambi i cantieri nel savonese e a La Spezia, l’mpresa ICI, esecutrice delle opere, aveva dovuto affrontare una serie di severe vicissitudini societarie, per le quali era stata avviata una procedura di ricomposizione del debito presso il Tribunale di Roma.

La procedura doveva costituire un passaggio essenziale per il riassetto finanziario dell’azienda, anche attraverso la vendita di alcuni asset societari, così da garantire il prosieguo delle attività del cantiere.

In quel difficile contesto, con conseguenti ed inevitabili rallentamenti dei lavori, Anas e il Commissario straordinario, avevano attivato gli strumenti sostitutivi della stazione appaltante, consentendo la continuità dei lavori attraverso il pagamento diretto di subappaltatori, fornitori e delle maestranze (nel cantiere savonese sono rimasti 5 operai e due impiegati. ndr) con il versamento degli emolumenti a favore degli operai. Proprio ai lavoratori è stato pagato lo stipendio di settembre a dicembre (agosto e ottobre li ha pagati Ici), con la cassa edile che però non è stata corrisposta così come la tredicesima (il mese di novembre è stata pagata solo una settimana vista la richiesta di concordato di Hub Savona).

La procedura di ricomposizione dell'azienda, dopo un iter amministrativo del Tribunale complesso, si era conclusa a luglio 2025 con la cessione da parte di ICI di alcuni rami d'azienda.

Tuttavia, nel corso delle settimane successive, i cantieri non erano ripartiti con il regime atteso, rimanendo invariate le condizioni di stallo delle varie attività.

Anas, quindi, aveva proceduto con le formali contestazioni all’appaltatore, avviando la procedura di risoluzione dei contratti sia della variante di Savona sia della variante della Spezia.
I gravi inadempimenti e i ritardi accumulati da ICI nell’esecuzione dei lavori rendono infatti inidonea la prosecuzione delle commesse con l'impresa, come invece proposto dalla stessa in un nuovo piano concordatario nel frattempo attivato nel Tribunale di Roma.

Anas potrebbe così finalizzare la risoluzione dei contratti di appalto sia di Savona che della Spezia e completare i lavori con nuove imprese (già individuate) a partire dai primi mesi del 2026.

Bisognerà capire però se l'impresa arrivata seconda (Infratech.ndr) in graduatoria deciderà di prendersi in carico i lavori di un cantiere che è diventato non più una telenovela ma quasi una barzelletta. Che non fa ridere ma che non essendosi conclusa dopo quasi 14 anni continua a tenere sotto scacco la viabilità da Albisola a Savona e viceversa.

"Ici era subentrata nel 2022 e la parte produttiva era entrata subito in azione e avevano effettuato lavori per il 30/35%, ad oggi mancherebbe un 15% da ultimare al netto di tutte le riprese lavorative. In questo caso con l'annullamento del contratto dovrebbe subentrare la seconda che ha partecipato alla gara d'appalto ma  Anas ha anche una clausola che gli permetterebbe di accingere a bacini diversi - spiega Maurizio Nonnoi, Filca Cisl - Abbiamo chiesto al Commissario di cercare di velocizzare l'iter per quanto riguarda la ripresa dei lavori. Chiederemo a chi subentererà il riassorbimento dei lavoratori presenti e ad Anas di erogare la tredicesima non pagata, una parte del mese di novembre e il mese di dicembre".