Attualità - 30 dicembre 2025, 13:44

Trasportounito: "No agli aumenti dei pedaggi autostradali"

"Il governo aveva promesso un blocco temporaneo dei rincari, ma ora si piega a chi ignora il mercato"

“Facile deliberare e sentenziare, comodamente seduti in un lussuoso ufficio oppure dallo scranno della Corte Costituzionale. Ma gli autotrasportatori, che ormai da anni subiscono le conseguenze dei cantieri in autostrada (frutto di un ritardo di vent’anni nella manutenzione), queste comodità in coda sulle autostrade non se le possono neppure sognare. Anche solo pensare in una situazione di disagio permanente e cronico come quella attuale, di autorizzare e poi applicare aumenti generalizzati dei pedaggi mediamente dell’1,5% suona come un vero e proprio schiaffo e infrange il limite di guardia”.

Ad affermarlo, commentando la nota diffusa dal Ministero dei Trasporti a sua volta polemico delle posizioni assunte dall’ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti) e dalla Corte Costituzionale, è Maurizio Longo, Segretario generale di Trasportunito.

“Qualsiasi impresa di autotrasporto – afferma Longo – è testimone quotidianamente di una situazione ormai insostenibile specie in alcuni quadranti della rete autostradale. Ed è grottesco parlare di aumenti dei pedaggi per “procedere all’aggiornamento dei Piani economici-finanziari delle ricche società concessionarie”, calpestando l’efficienza e la produttività dei servizi di trasporto della merce.

“Il governo aveva promesso un blocco temporaneo dei rincari – sottolinea Trasportunito – ma ora deve chinarsi a chi non sa neppure cosa sia il mercato e i danni che una politica ottusa di gestione delle concessioni e della manutenzione della rete sta provocando, autorizzando una misura che servirebbe a compensare l’inflazione prevista per il 2026. Ma i danni all’autotrasporto che muove l’80% delle merci per il sistema produttivo del Paese e all’intera catena logistica – conclude Longo – chi li paga?”.

Redazione