Primi assaggi a Millesimo della birra "a km zero"

Saranno presentati martedì prossimo, 18 febbraio, i risultati della coltivazione sperimentale di luppolo autoctono valbormidese e della sua successiva utilizzazione per produrre birra artigianale. Si tratta della fase conclusiva del progetto “Recupero e valorizzazione produttiva di linee varietali di luppolo autoctone dell’entroterra savonese”, coordinato dall’azienda speciale camerale CeRSAA di Albenga con la collaborazione dell’associazione Are Vallebormida e inserito nel Programma di Sviluppo Rurale della Liguria. L’incontro di martedì si svolgerà presso la sala consiliare del Comune di Millesimo alle ore 17. Parteciperanno il sindaco di Millesimo Mauro Righello e il direttore del CeRSAA Giovanni Minuto. Giuseppe Boveri e Corrado Balestra, di ARE Valbormida, illustreranno i risultati produttivi dei luppoli coltivati, mentre Maurizio Ghidetti, mastro birraio del birrificio  artigianale Scarampola di Millesimo descriverà le caratteristiche dei luppoli locali valutandone gli aspetti positivi e negativi nel processo di produzione della birra. Ci sarà anche spazio per la degustazione delle birre prodotte con i luppoli valbormidesi.
Il progetto prevedeva infatti la creazione di una coltivazione sperimentale su un terreno di circa 300 metri quadrati in un’area vicina all’Abbazia di Santo Stefano. La filiera corta della birra è uno dei progetti del CeRSAA, il Centro di Sperimentazione e Ricerca Agricola della Camera di Commercio di Savona. Finanziato dal Piano regionale di Sviluppo Rurale, ha coinvolto una decina di soggetti, tra tecnici, agricoltori e il birrificio Scarampola. L’iniziativa è basata sullo studio delle dieci tipologie di luppolo individuate nella zona prealpina ed appenninica, e l’obiettivo è quello di verificare se e quale tipologia di luppolo sia coltivabile nell’entroterra savonese.
Il progetto proseguirà con un obiettivo a più lungo termine: fornire nuove opportunità al tessuto agricolo esistente e promuovere lo sviluppo di nuove forme di agricoltura, non solo per gli agricoltori già in attività ma anche per giovani imprenditori intenzionati ad entrare nel settore.