Sanità - 10 febbraio 2017, 08:41

Onicomicosi: come riconoscerla e curarla

Le patologie che colpiscono le unghie possono essere diverse

Onicomicosi: come riconoscerla e curarla

Nel settore delle patologie fungine che colpiscono il nostro organismo, l’onicomicosi rappresenta una delle più diffuse nello Stivale: al punto che, secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale, il 16% degli italiani soffre di questa fastidiosa infezione, che colpisce nello specifico le unghie dei piedi e delle mani, e che in alcuni casi può anche causare anche un notevole imbarazzo.

Onicomicosi: come riconoscerla?

Le patologie che colpiscono le unghie possono essere diverse: per questo motivo, il primo passo per combattere l’onicomicosi è imparare a riconoscerla. Quali sono, dunque, i segnali che indicano la presenza di questa patologia fungina? Innanzitutto le variazioni del tessuto ungueale riguardanti lo spessore, la deformazione dell’unghia e il colore, che assume una tinta giallognola difforme. La colpa di queste variazioni appartiene nell’80% dei casi ai dermatofiti: funghi che attaccano le cellule epiteliali e che provocano una serie di scompensi a livello organico.

Come curare l’onicomicosi?

Il primo passo per curare l’onicomicosi è effettuare una visita dermatologica che possa permettere ad uno specialista di prelevare un campione dell’unghia malata, e di identificare l’organismo responsabile della sua degenerazione: in base ai risultati, sarà lo stesso medico a proporre una terapia farmacologica per combattere questa infezione. Da questo punto di vista, il farmaco che viene spesso utilizzato per curare l’onicomicosi appartiene alla gamma di prodotti Trosyd, il cui prezzo è accessibile a tutti e che si rivela in grado di affrontare questa patologia con ottime probabilità di successo nel medio periodo. Come utilizzare questo farmaco a base di tioconazolo? Trattandosi di uno smalto ad uso topico, basta applicarlo per due volte al giorno e attendere che penetri in profondità: generalmente, Trosyd riesce a debellare l’infezione nel giro di 6 mesi.

Combattere l’onicomicosi con le giuste abitudini

Le abitudini quotidiane possono incidere parecchio nella diffusione e nella degenerazione dell’onicomicosi. Nello specifico, gli specialisti consigliano sempre di evitare di camminare a piedi scalzi nei luoghi pubblici, soprattutto se si tratta di palestre e di piscine. Inoltre, è sempre il caso di lavare accuratamente mani e piedi, di indossare calzature a punta larga e di evitare traumi che potrebbero deformare ulteriormente le unghie e dare maggiore spazio d’azione agli organismi responsabili di questa patologia. Le stesse unghie, poi, vanno curate tagliandole e lavandole frequentemente.

Onicomicosi: quali sono i sintomi?

I sintomi più evidenti dell’onicomicosi sono, come già ricordato, l’inspessimento dell’unghia e la colorazione giallo/arancione alternata a chiazze bianche e ad avvallamenti innaturali. Inoltre, spesso l’unghia assume un bordo frastagliato e irregolare, che porta anche a conseguenze come lo sbriciolamento improvviso del tessuto. Infine, la sensazione di pressione e di dolore acuto che si avverte in prossimità dell’unghia, e che può anche portare alla caduta della stessa e alla nascita di infezioni più gravi.

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