Quale futuro per l'ospedale di Cairo Montenotte?. Si è tenuto giovedi sera l'atteso confronto tra l'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale e il Distretto Socio Sanitario delle Bormide.
"E’ stato un confronto diretto e chiaro giovedì sera al Teatro Comunale Chebello di Cairo con l’Assessore Regionale alla Sanità, Sonia Viale. Molte persone erano presenti e hanno capito le questioni vere, concrete per le quali siamo davvero molto preoccupati - commenta su Facebook il sindaco di Cairo Montenotte Fulvio Briano - Come sapete la Giunta Regionale ha reso nota l’intenzione di volere privatizzare l’ospedale di Cairo Montenotte. Una scelta fatta senza alcun coinvolgimento nostro, dei sindaci e del territorio. Neppure ne siamo stati informati in nessun modo, fino a delibera regionale fatta".
"Le nostre preoccupazioni sono concrete: ieri sera l’assessore Viale ha spiegato che intendono affidare a privati l’ospedale senza ridurre i servizi sanitari e garantendo un Pronto Soccorso. Tutto ciò mantenendo lo stesso personale e trattamento economico. Tutto ciò è semplicemente irrealistico. La verità da loro stessi ammessa è che non sanno neppure quanto costerebbe un Pronto Soccorso come quello previsto dalla legge Balduzzi di riforma della sanità".
"Il rischio è evidente: una riduzione dei servizi sanitari per stare nel taglio necessario delle spese pari ad un presumibile 30%, una cifra che non è sostenibile. A rischio un Pronto Soccorso degno di questo nome, a rischio alcuni servizi sanitari che potrebbero essere tagliati più o meno ufficialmente. Oggi l’ospedale di Cairo, secondo i costi resi noti ieri, costa 13 milioni di euro e ne incassa 9. E’ dunque di soli 4 milioni di euro il costo di una realtà come la nostra. Una goccia nel mare senza contare gli oneri – come ho ricordato ieri sera – sociali indotti (costi di trasporto, viaggi pazienti, rischi sanitari maggiori, inefficienze)".
Prosegue su Facebook: "Con un taglio dei costi è necessario chiedersi se mai qualcuno (e chi) potesse essere interessato a imbarcarsi in un’attività che economicamente, a parità di servizi offerti ai cittadini, non starebbe in piedi. Ho posto anche la questione del destino dell’ospedale se non vi fossero privati interessati; tornerebbe pubblico mi è stato detto, ma senza spiegarci come e con quali risorse. Pensate che il reparto di ortopedia di Alberga affidato ai privati doveva riaprire ad ottobre e da dicembre non è stata data ancora dalla Regione l’Assegnazione definitiva dell’appalto alla società che se lo è aggiudicato: cosa ne sarebbe in situazioni simili del nostro intero ospedale? Il 15 maggio si saprà quale soggetto privato sarebbe disposto a gestire a queste condizioni, il nostro ospedale. Abbiamo chiesto di essere interpellati quando saranno noti eventuali interessamenti e capire quali saranno gli indirizzi politici conseguenti".
"Nessuno pretende tutto. Siamo gente seria. Ma un Pronto Soccorso vero e un ospedale vero sì. Su questo non molliamo di un millimetro perché su questo argomento non si scherza. Non siamo rassegnati e non molliamo, perché non ci facciamo passare sotto il naso senza attivarci, decisioni sbagliate e irrealistiche a meno che non siano solo un modo per tagliare ancora servizi sanitari sul territorio" conclude il sindaco Briano.