Che sia naturalmente fragile l’animo della donna e/o quello dell’uomo oggi… ma nello stesso tempo che sia anche forte? Sarà capace di cercare ancora altre risposte e nuovi tracciati di strade da percorrere con attenzione e maggiore rispondenza alle proprie esigenze ed essere più resistenti nelle situazioni assai difficili? È forse il momento di spostare gli accenti, di ricollocare alcuni segni e preferenze in nuove configurazioni, quelle sconosciute, di riscrivere le parole in modo diverso, di ripescare sensazioni e sottofondi mai uditi?
Come uomini e donne di oggi, liberi di andare avanti e indietro, di qua e di là, su e giù, in ogni direzione possibile, in ogni condizione di tempo, ad ogni ora del giorno e della notte, in ogni giorno dell’anno, vestiti secondo le convenzioni attuali, ma anche al di fuori di queste, con il cappello da cowboy o anche senza, con la barba lunga o con la barba tagliata più corta…
Non si può dire che sia naturalmente fragile l’animo della donna, intanto dipende dalla donna e dal suo spirito, dalla sua natura psicologica… Ma neanche l’uomo di oggi si può considerare sempre fragile e debole contro la sventura e il destino avverso se la sua volontà è salda. Ogni essere umano è capace di trovare risposte e scorgere sempre strade da percorrere con sicurezza anche per la prima volta. Che sia giunto è il momento di cancellare gli accenti, di ricollocare segni, suoni e bisogni in nuove configurazioni ascendenti, ancora sconosciute? Che sia il caso di soffermarci a riscrivere parole, a ripescare sensazioni e sottofondi stridenti? Dopo aver sparecchiato la tavola in cucina, dopo aver tolto i resti di ieri, ridistendere la tovaglia pulita? Da percorrere con maggiore rispondenza alle proprie esigenze e nelle varie situazioni difficili?
Alla fine le riflessioni non dovevano dilagare tra i lettori impreparati la nostra fragilità che è l’unica forza che si può condividere…si procede anche tra gli sbagli…camminando sui vetri rotti…