Appello della Protezione Animali a chi in questa stagione falcia prati e giardini per evitare che i piccoli di lepre e capriolo vengano uccisi dal tagliaerba acuminato.
Mamma-lepre (ed anche mamma-capriolo) “parcheggia” infatti i suoi piccoli tra l’erba folta del prato dove, immobili e senza odori, sono introvabili per i predatori (soprattutto le volpi alla ricerca di cibo per i loro piccoli affamati) ed una volta al giorno torna per allattarli e a volte spostarli altrove; è comunque sempre nelle vicinanze, perché il suo habitat, se non disturbata o cacciata, è di meno di due chilometri quadrati.
E’ accaduto a Pontinvrea (SV), dove un agricoltore ha scorto all’ultimo momento due piccole lepri leggermente ferite e le ha poi consegnate alle cure dei volontari della Protezione Animali; ora vengono alimentati artificialmente ed appena autosufficienti saranno liberati in un’area protetta e con divieto di caccia dell’entroterra. Altri tre leprotti sono stati consegnati all’Enpa da escursionisti che li avevano creduti abbandonati nelle campagne della provincia.
L’appello della Protezione Animali è quindi di controllare bene il prato prima di tagliare l’erba e, a chi passeggia per le campagne, di non prelevare i leprotti (ed i piccoli di capriolo, daino e cinghiale); “soccorrere” un leprotto significa, il più delle volte, sottrarlo alle cure materne e privarlo del proprio ambiente naturale; di conseguenza, a meno che il soggetto ritrovato non sia palesemente ferito o sofferente, andrà lasciato dove si trova.