Pietrese - 14 dicembre 2017, 08:13

Ecografo al Santa Corona: Paita e De Vincenzi: "Post sui social inopportuni da parte del direttore dell'Asl Porfido"

I consiglieri presentano una interrogazione chiedendo un intervento dell'Assessore alla sanità sulla vicenda

Ecografo al Santa Corona: Paita e De Vincenzi: "Post sui social inopportuni da parte del direttore dell'Asl Porfido"

La questione degli ecografi presso l’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure accende il dibattito che rapidamente si sposta dalla sanità alla politica.

Nei gironi scorsi un acceso botta e risposta tra il consigliere regionale Luigi De Vincenzi e il direttore generale dell’Asl 2 Eugenio Porfido che approda in Regione attraverso un’interrogazione alla Giunta ligure dai consiglieri regionali del Pd Raffaella Paita e Luigi De Vincenzi.

 “A quella mia denuncia – spiega De Vincenzi – il direttore generale dell’Asl 2 Porfido aveva risposto dandomi del bugiardo. E così ho deciso di documentare quel disservizio con una serie di foto ai macchinari sistemati nei corridoi del reparto con la scritta ‘guasto’, per dimostrare l’assoluta veridicità della mia segnalazione”. A quel punto, continuano Paita e De Vincenzi, “era difficile negare l’evidenza e, come ha ammesso lo stesso direttore generale, sono state effettuate verifiche immediate presso il reparto di Cardiologia del Santa Corona a cui sono seguiti gli interventi di riparazione sui macchinari guasti, ristabilendo così la piena funzionalità del reparto”.

Fin qui tutto normale, anche perché la segnalazione dei disservizi, scrivono nell’interrogazione Paita e De Vincenzi è stata fatta “nel pieno svolgimento dell’attività di controllo sull’operato della Regione e delle Asl” che compete a ciascun consigliere.

Poi però la vicenda è degenerata. “Il direttore Porfido – spiega De Vincenzi - ha aperto sui social network una polemica assolutamente inopportuna nei toni e nei contenuti, mettendo in discussione la mia buona fede”.

Ma non è tutto, perché, continua De Vincenzi “A questa polemica incresciosa si aggiunge un fatto inquietante e cioè che il direttore generale, prima ancora di rispondere a me, ha inspiegabilmente pubblicato sul profilo personale Facebook di un dipendente dell’Asl 2 impegnato politicamente sul territorio un post in cui sembra dare per scontato il suo coinvolgimento nella vicenda”.

“E poi ci sono altri interventi di Porfido sui social network – sempre sulla storia dei macchinari guasti – del tutto inaccettabili come la condivisione del contenuto di un post scritto da un’altra persona che evoca un atteggiamento ritorsivo e violento (‘occorre bastonarne bene uno per educarne cento’) a cui lo stesso Porfido ha risposto ‘a volte mi torna a pulsare questa vena didattica che spero possa essere utile a tutti’” aggiungono Paita e De Vincenzi

“Capiamo il nervosismo di Porfido, ma per ribadire ancora una volta la veridicità di quella denuncia sui disservizi al Santa Corona vorremmo ricordare che proprio stamattina (13 dicembre) l’ecocardiografo è nuovamente rotto e i pazienti sono stati rimandati a casa”.

Paita e De Vincenzi, che ricordano come “le segnalazioni anche anonime dei dipendenti della pubblica amministrazione siano una modalità contemplata dal nostro ordinamento (legge 190/’12) e considerate uno strumento utile per attivare controlli e verifiche mirate al corretto ed efficiente svolgimento dei servizi”, chiedono al Presidente della Giunta regionale e all’assessore di intervenire sulla vicenda.

E nello specifico gli domandano “se ritengano che le affermazioni pubblicate sui social dal direttore generale dell’Asl 2 Porfido siano rispettose del ruolo istituzionale che ricopre e come giudichino tale comportamento”.

Inoltre i due consiglieri regionali del Pd chiedono alla Giunta se intenda “richiamare il direttore generale a tenere, in futuro, un atteggiamento più rispettoso nei confronti del ruolo di controllo legittimamente svolto dal Consiglio regionale, nel reciproco rispetto delle funzioni e nella consapevolezza che la segnalazione di casi di inefficienza dei servizi sono svolte al solo fine di sollecitare verifiche e, se necessario, adottare misure correttive nell’interesse dei cittadini utenti”.

Redazione

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