"I giorni scorsi, quando esponenti di rilievo a livello regionale di Noi per l’Italia mi hanno proposto di candidarmi come capolista nel collegio 1 nella lista proporzionale per la Camere dei Deputati, avevo considerato l’ipotesi come un possibile apporto e accrescimento alla coalizione di centrodestra. Mi sono reso conto che, nel caso recondito di una elezione in Parlamento, avrei dovuto rinunciare alla mia appartenenza a Forza Italia per transitare in questo partito" afferma Marco Melgrati che, a quanto pare fa un passo indietro e indirettamente risponde alla candidatura - invece in Forza Italia - di Angelo Vaccarezza.
"Già subito dopo le pubblicazioni di queste notizie di possibile candidatura non erano piaciute agli iscritti e militanti in provincia di Savona e Imperia di Noi per l’Italia le mie frasi sul fatto che avrei chiesto l’autorizzazione al Presidente Berlusconi" spiega Melgrati.
Continua "Ringrazio per l’onore e il prestigio di questa proposta chi mi ha contattato, ma devo declinare l’invito. Sarebbe imbarazzante per me, vicecoordinatore Regionale di Forza Italia e per anni ex capogruppo in Regione, trovarmi organico ad una formazione politica che tra i suoi dirigenti nazionali annovera i personaggi che hanno “tradito” il Presidente Silvio Berlusconi, coalizzandosi con il PD nel nome di poltrone eccellenti di ministeri e sottosegretariati. Il mio anticomunismo viscerale e soprattutto la mia fedeltà al Presidente Silvio Berlusconi e alle Sue idee liberiste non me lo consentirebbe".
"Come non è mia abitudine leccare dei deretani ai potenti andando a piangere per ottenere una candidatura. Quello che ho fatto, nella mia vita, sia nel lavoro che in politica, lo ho fatto con le mie forze, le mie capacità, la mia coerenza e onestà intellettuale" conclude.