Ricerca di titanio sul monte Tarinè, dopo il no della Regione Liguria, ora a fare ricorso è la Compagnia Europea per il Titanio. Sono solo passati due mesi da quando la Regione, con il decreto n°1924 del 7 luglio 2015, ha respinto la richiesta avanzata dal CE che prevedeva una ricerca per minerali di titanio, granato e minerali associati all'interno del Parco del Beigua. E’ recente invece, datato 5 ottobre 2015, il ricorso presentato dalla Compagnia Europea per il Titanio (CET) contro "l’inamissibilità della richiesta di ricerca per minerali di titanio, granato e minerali associati in località Monte Tarinè nei Comuni di Sassello ed Urbe”.
Grande rammarico da parte del Comitato Spontaneo Amici del Tarinè che insieme all’Ente Parco del Beigua, ai Comuni di Sassello e di Urbe e alle associazioni ambientaliste locali hanno lottato per salvare il patrimonio del Tarinè. Dopo la notizia dell’inamissibilità decretata dalla Regione, i volontari del Comitato avevano organizzato lo scorso 19 luglio una escursione “Trekking del Tarinè - alla scoperta delle bellezze naturalistiche” (leggi qui).
“La CET, oltre a contestate vari vizi di forma, entra nel particolare, sostenendo che la richiesta d ricerca non entra in contrasto con la normativa del Parco e che il rigetto dell’istanza toccherebbe aspetti attinenti al dettato costituzionale – affermano dal Comitato – Continueremo a lottare per la difesa del territorio, avendo la ferma convinzione della bontà delle nostre argomentazioni, essendo molto pretestuose le rimostranze fornite dalla CET e dai suoi avvocati. Nei prossimi giorni consulteremo esperti per capire come agire in difesa del Tarinè".
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