A Vado Ligure sono iniziati i dragaggi per l'approfondimento dei fondali lungo la banchina principale del porto di Vado al servizio di Reefer Terminal e del terminal contenitori del Gruppo Orsero. Con questa operazione, la banchina di Porto Vado sarà in grado, prossimamente, di accogliere navi da seimila contenitori.
L'Autorità Portuale di Savona intende approfondire di circa due metri i fondali lungo i 465 metri del fronte di accosto, rendendolo agibile a navi portacontenitori sino a 14 metri di pescaggio. Attualmente la soglia limite di operatività è fissata a 12,5 metri. Si tratta di un intervento concordato tra l'Authority, il Gf Group (Orsero) che gestisce il terminal contenitori e l'operatore marittimo Hamburg Sud che dopo aver acquisito dal gruppo Orsero i servizi di Costa Container Lines e Gilnavi ha attestato i propri scali sui moli di Porto Vado.
Alle spalle della banchina principale è disponibile un piazzale di stoccaggio in grado di ospitare 10 mila contenitori, per una potenzialità annua di circa 400 mila teus. Lo scorso anno il terminal ha movimentato 251 mila containers con "rese" assolutamente competitive rispetto ad altri terminal mediterranei. Attualmente i traffici risentono del drastico calo degli scambi commerciali e segnano mediamente una flessione intorno al 15%, inferiore comunque alla diminuzione che si registra nei principali terminal contenitori del Mediterraneo. La possibilità di accogliere navi di grande portata è destinata ad aumentare la capacità attrattiva del terminal contenitori di Vado, il cui limite, a quel punto, sarebbe rappresentato unicamente dalla limitata disponibilità di spazi di manovra e stoccaggio.