Politica - 14 giugno 2011, 17:27

La Politica perde il pelo ma non il vizio. Ma almeno ora si vede

La Politica perde il pelo ma non il vizio. Ma almeno ora si vede

Il primo Consiglio Comunale di Savona dell'era Berruti bis inizia già sotto una luce diversa, anche se pare che non abbiano cambiato i neon come han fatto in Tribunale.

Innanzi tutto la riunione inizia in gran ritardo e una contraddizione in termini: viene sospesa un'assemblea non era cominciata. Iniziare con una sospensione racconta già molto.

Il motivo? Voci sul fatto che quelli del Movimento 5 Stelle non si sarebbero adeguati alla spartizione delle cariche secondo copione, ma che avrebbe cercato di sparigliare le carte chiedendo che la figura del presidente del consiglio comunale proprio in quanto figura di garanzia e di tutela all'interno del Consiglio stesso fosse espressione della minoranza.

Una riunione di maggioranza si dirà, ma i microfoni vengono spenti e ai consiglieri del Movimento 5 stelle non viene concesso di chiedere la motivazione della sospensione stessa.

Il carpiato, è scattato.

Dopo mezz'ora di attesa il consiglio riprende e a questo punto sono i consiglieri di minoranza (PdL) a chiedere una sospensione di 5 minuti affinchè le opposizioni si possano consultare. Riunione alla quale però i gruppi consiliari del Movimento 5 Stelle e di Noi per Savona non partecipano.

Passano pochi minuti e il capogruppo PdL srotola la sua dichiarazione su spartizioni di incarichi e poltrone da parte della maggioranza come da rigorosa tradizione del manuale Cencelli. Poi e si passa alla votazione: nella votazione il PdL si astiene e la presidenza del consiglio comunale va a Casalinuovo (maggioranza) sempre come da copione. Vicepresidenza a Prefumo del PdL.

Qualcuno aveva dubbi?

Nonstante questa pessima pagina di vecchia politica (il "vecchia" si può togliere) i "grillini" ottengono un grande risultato: la registrazione video della seduta di consiglio comunale che viene concessa in deroga all'articolo 52 dello statuto che secondo il M5S sarebbe in palese violazione non solo del Testo Unico degli Enti Locali, ma anche del diritto di cronaca e della costituzionale e conseguente libertà di espressione.

Showtime.

sn

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