Le Associazioni, i Comitati di utenti e pendolari e sicuramente tutti i cittadini liguri non possono che accogliere con soddisfazione la conferma dello stanziamento di 50 milioni da parte del governo per il trasporto pubblico ligure, annunciata dal Presidente Burlando e dal Ministro Matteoli, stanziamento attuato come parziale compensazione ai tagli ai trasferimenti destinati alle Regioni per finanziare il trasporto pubblico nel 2011, contenuti nella finanziaria approvata nel 2010.
Ma è fondamentale che questi 50 milioni siano effettivamente destinati al trasporto pubblico ligure già nel corso del 2011 .
Il trasporto pubblico in Liguria è stato uno dei settori colpiti in misura maggiore da una politica di taglio delle risorse, con conseguenze di pesanti tagli all’offerta ferroviaria e consistenti aumenti delle tariffe. Tutto ciò ha significato considerevoli sacrifici da parte dei cittadini e degli utenti in un settore strategico per la vita economica della regione, la cui decurtazione di servizio provoca riflessi sul versante sociale ed ambientale.
In Liguria – lo confermano ricerche a carattere nazionali come il rapporto “Pendolaria” di Legambiente – già prima dei tagli l'investimento percentuale di risorse in rapporto al bilancio regionale risultava essere tra i più bassi in Italia, a fronte di un elevatissimo numero di utenti e di un'evidente importanza del trasporto pubblico ai fini della salvaguardia del territorio.
Il rientro di questi 50 milioni è un'opportunità per permettere innanzitutto il ripristino delle decine di treni cancellati a febbraio, a giugno ed ad agosto, la cui soppressione ha peggiorato ulteriormente la qualità della vita dei cittadini. Il rientro di risorse è l'occasione per integrare carenze storiche del servizio, impedire ulteriori tagli al settore del trasporto pubblico urbano genovese e permettere almeno in parte il recupero dei tagli al servizio già effettuati da ATP, tagli che hanno impedito una strategia di integrazione ‘’gomma + ferro’’ che dovrebbe essere tra gli obiettivi principali della pianificazione della mobilità regionale.
Le associazioni di utenti e pendolari sono ovviamente consci della grave situazione che si prospetta per il TPL nel 2012 determinata dalla manovra finanziaria del governo votata lo scorso agosto.
Proprio per questo pendolari e associazioni di utenti si aspettano dalla Regione non solo un impegno forte nei confronti del governo - così come avvenuto in altre regioni - ma anche un approccio differente dal passato nell'attenzione al trasporto pubblico e alle migliaia e migliaia di cittadini che lo usano giornalmente.
E' anche per questo che si rende assolutamente necessaria la destinazione di questi 50 milioni al trasporto pubblico già dal 2011, ed è sempre più evidente come la Regione debba:
porre come prioritaria la pianificazione di una mobilità sostenibile
realizzare un Piano Regionale dei Trasporti, strumento essenziale per una indicazione dei servizi minimi di trasporto pubblico e per una valutazione dei costi associati, al fine di stabilire l'entità delle risorse aggiuntive da reperire da parte degli Enti locali
creare un fondo regionale trasporti e uscire dallo stato di continua emergenza.
Come giustamente affermato da componenti della Giunta Regionale «non è più economicamente sostenibile dalle classi meno abbienti un sistema fatto da autostrade e parcheggi ».
Noi riteniamo che non lo sia più per la maggioranza dei cittadini liguri, e che investire nel trasporto pubblico significhi investire nel sociale.
I pendolari e le associazioni di utenti ribadiscono quindi che il rientro dei 50 milioni dal Governo rappresenta non solo un'opportunità per privilegiare una mobilità economicamente, socialmente ed ambientalmente sostenibile, ma anche un importante segnale di inversione di un modello seguito fino ad ora nella nostra regione, modello che ha danneggiato l’economia, la coesione sociale e l’ambiente.






