Eventi - 01 giugno 2012, 09:23

“Adotta un Articolo della Costituzione Italiana”

Sabato 2 Giugno alle ore 17,30 incontro pubblico a Quiliano sull’articolo 45.

“Adotta un Articolo della Costituzione Italiana”

La Ass. S.M.S. Fratellanza Quilianese  partecipando all’iniziativa promossa  dall’ANPI “Adotta un Articolo della Costituzione Italiana” organizza  presso i locali sociali in Via Porcile, 2 a Quiliano,  per Sabato 2 Giugno alle ore 17,30 un incontro pubblico sull’articolo 45.

L’articolo n° 45 cita: “La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità. La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato.”

Porteranno i saluti Mario Conterno - Presidente ANPI del Circolo di Quiliano e  Valentina Pesce - Presidente ASMF Quilianese.

L’ Avv. Maria Gabriella Branca - Socia dell’A.S.M.S.F. Quilianese farà una  presentazione sul  tema  "Cooperazione e Mutualismo nella Costituzione Italiana".

In conclusione porterà il suo autorevole contributo il Senatore Giovanni “Nanni” Russo sul tema "Una Riflessione sulla Costituzione Italiana".

La storica Ass. S.M.S. Fratellanza Quilianese  nata nel 1885 continua la sua attività,  tra le altre cose,  lavora per la promozione socio culturale dei suoi soci e della cittadinanza interessata.

Le società di mutuo soccorso storicamente segnarono due passaggi : quello dalla beneficenza alla previdenza e  quello dal ruolo passivo al ruolo attivo dei lavoratori. Soprattutto dettero vita ad un fenomeno che incise profondamente sul dibattito politico e sul quadro legislativo del tempo. Ricordiamo che nel 1877 si istituì l'istruzione obbligatoria, che nel 1883 nacque la Cassa Nazionale di Assicurazione contro gli infortuni di carattere volontario e che nel 1898 fu prevista per legge l'assicurazione obbligatoria per gli operai. In particolare questa data è importantissima, perché lo Stato riconobbe implicitamente che la salute del lavoratore era un patrimonio per la collettività ed andava tutelata.

Successivamente lasciarono il posto ai Sindacati, alle Camere del Lavoro e ai Partiti politici, mentre lo Stato iniziò ad assumere precise attribuzioni di tutela sociale, anche nei confronti dei lavoratori. Operarono nel volontariato, nelle relazioni amicali, nel potenziamento delle iniziative di cooperazione, tutte attività da cui ebbero origine realtà autonome, estremamente rilevanti per l'economia e la società italiana.  Nel 1900 erano oltre 8000, con più di un milione di soci ed un patrimonio di cento milioni di lire.

Le società di mutuo soccorso possono ridiventare uno strumento importante e significativo nel contesto dell’attuale società. Riteniamo sia importante e significativo partire dalla conoscenza delle finalità costitutive e delle esperienze storiche vissute. Solo attraverso questo si potrà ricostruire un progetto in grado di dare una funzione aggiornata all’oggi e alle esigenze dei propri associati.

Il Consiglio d’Amministrazione

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