Attualità - 16 ottobre 2012, 12:51

Angem: ristorazione collettiva sull'orlo del baratro

«Se non cambieranno alcuni contesti, le imprese di ristorazione collettiva si ritroveranno a dover chiedere l’elemosina». A disegnare uno scenario così cupo è Ilario Perotto, presidente Angem, l’associazione che riunisce i principali operatori della ristorazione collettiva e che da tempo sta alzando la voce contro provvedimenti legislativi tali da disegnare uno scenario da terrore.

«L’applicazione dell’articolo 62 a partire dal 24 ottobre – spiega meglio Perotto - influirà negativamente sul flusso di cassa, perché imporrà il pagamento delle derrate alimentari entro 30 giorni ad aziende che ricevono pagamenti con ritardi di oltre due anni. A questo devono sommarsi altri tre provvedimenti pesanti contenuti nella legge di stabilità. Il primo riguarda l’aumento di un punto percentuale dell’Iva sulla somministrazione che passerà dal 10 all’11% con inevitabili ripercussioni sulla ristorazione sanitaria che sconta tale aliquota.

Il secondo prevede il raddoppio (dal 5 al 10 %) del taglio dell’ammontare dei corrispettivi dei contratti con il sistema sanitario. Il terzo provvedimento farà annullare tutte le manovre contro i ritardi di pagamento, rendendo impignorabili i beni delle amministrazioni sanitarie e di quelle della giustizia che sono i più incalliti debitori».

Com.