Politica - 27 novembre 2013, 17:47

Caduta giunta comunale Albenga: e così finisce il regno della "Zarina Verde"

Rosy Guarnieri il sindaco più discusso, amato, contestato e temuto dopo il "Re rosso" Angioletto Viveri: sul piatto però ancora tante questioni, come l'approvazione del Puc

Rosy Guarnieri

Più di lei aveva potuto solo il re rosso Angioletto Viveri. E proprio per questo è stato uno dei pochi sindaci di Albenga a meritarsi un soprannome altrettanto evocativo e potente, la "Zarina verde". E' stata amata, contestata, temuta, vezzeggiata, ma Rosy Guarnieri nel mondo politico ed extrapolitico sicuramente non ha mai suscitato indifferenza.

Lo dimostrano i commenti dei suoi tanti sostenitori, ma anche detrattori politici che in queste ore affollano la posta elettronica e le pagine facebook a poche ore dallo scioglimento del suo consiglio comunale. Poco dopo l'una infatti undici consiglieri comunali, otto di minoranza e tre della maggioranza, si sono dimessi, decretando la caduta del sindaco leghista. Il primo commento in ordine di tempo è  stato quello dell' on. Vazio che non ha usato mezzi termini nei confronti della giunta Guarnieri, che:"ha coperto di ridicolo Albenga".

Sulla questione è intervenuto anche Iuri Patrone, segretario del PD di Villanova e comprensorio:"Lo scioglimento del consiglio comunale deve essere colto come una rinascita dei valori della buona politica , non solo per il comune di Albenga ma anche per il Comprensorio Ingauno , dove le scelte scellerate dell'amministrazione Guarnieri si ricorderanno per l'incompetenza di merito e il danno arrecato ai cittadini a causa di posizioni intransigenti ed ostative verso i temi ambientali e culturali quali il depuratore comprensoriale e il polo scolastico".

Ma non solo albenganesi di origine o politici del comprensorio ingauno intervengono sulla vicenda. Anche Roberto Pizzorno, segretario provinciale dell' Udc commenta la vicenda:"In questi tre anni si è solo perso del tempo e non sono state disattese le promesse della campagna elettorale. Albenga ha bisogno di un sindaco forte, un primo cittadino che sappia capire i problemi della gente. La città di Albenga non ha bisogno di un professionista della politica, ma di un primo cittadino che recepisca e che metta in atto le tutte problematiche”.

Sul piatto però ora rimangono tante questioni insolute, dalla discussione d approvazione del Puc, destinato a cambiare il volto della città, al forno crematorio nel cimitero di Leca d'Albenga.

Cosa ci riserverà il futuro? E' ancora troppo presto per dirlo, ma Rosy potrebbe avere ancora qualche carta da giocare.

Cinzia Gatti