“Incontro interlocutorio”. Lo definisce così Andrea Pasa, segretario Fiom Cgil il vertice di oggi pomeriggio tra i sindacati e l’azienda Cabur di Altare. L’azienda di morsetteria elettrica ha confermato la volontà di rimanere sul territorio e la cassa integrazione per i 20 lavoratori. Continua infatti per i dipendenti la cassa integrazione straordinaria, attuata per scongiurare i 33 esuberi, e che durerà fino al 1 dicembre 2014. La situazione rimane stabile in attesa di nuove condizioni di investimento. “L’azienda ha confermato il suo impegno e la volontà di investire, il tutto entro giugno – afferma Pasa – e non sussiste alcuna esigenza di delocalizzazione”.
E’ ancora tutto da vedere sul futuro di Cabur ma intanto la verifica del mercato in cui trova l’azienda non si presenta per niente positiva. “Il settore elettrico nel mercato nazionale ha avuto un decremento del 35% negli ultimi 4 anni e dovrebbe avere una ripresa dello 0,5% entro il 2014 – continua il segretario Fiom Cgil – e si aggiungono alla crisi anche le scelte negative del Governo sul settore. E’ stata confermata la possibilità di nuovi investimenti e lo sviluppo di nuovi morsetti ad Altare, ma sarebbe anche importante incrementare i contratti con il mercato estero”.
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