Politica - 02 settembre 2014, 10:44

Il Ministro Orlando a Cairo Montenotte ed il SAPPE annuncia sit-in di protesta

“Saremo in piazza a gridare la rabbia dei poliziotti penitenziari della Liguria, abbandonati a loro stessi da una Amministrazione centrale che non fa nulla per risolvere le endemiche criticità della Regione"

Il Ministro Orlando a Cairo Montenotte ed il SAPPE annuncia sit-in di protesta

 

Lunedì 15 settembre il Ministro della Giustizia Andrea Orlando parteciperà, a Cairo Montenotte, ad un convegno sulla formazione nella Scuola di Polizia “Andrea Schivo” e il primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, il SAPPE, preannuncia una rumorosa manifestazione e un sit-in di protesta in concomitanza con l’evento.

“Saremo in piazza a gridare la rabbia dei poliziotti penitenziari della Liguria, abbandonati a loro stessi da una Amministrazione centrale che non fa nulla per risolvere le endemiche criticità della Regione e che sarà presente a Cairo con i suoi massimi vertici”, denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Categoria, per voce del leader Donato Capece. "Si parla tanto di formazione, ma quella che si propina da sessant’anni ai poliziotti penitenziari è vecchia e superata dai cambiamenti socioculturali intervenuto nella popolazione detenuta e nella criminalità. E non tiene conto che la Polizia Penitenziaria è un Corpo di Polizia dello Stato. Ma la realtà è che da anni i nostri poliziotti non fanno nessun tipo di aggiornamento professionale e di formazione. Altro che convegni e autocelebrazioni come quella che si vorrebbe fare il 15 settembre a Cairo Montenotte!”.

Capece denuncia anche i problemi delle sedi penitenziarie liguri: “Imperia, Sanremo, La Spezia, Pontedecimo, Marassi, Savona, Chiavari sono penitenziari che vanno avanti solamente grazie ai poliziotti, alla loro professionalità, al loro spirito di servizio, alla loro umanità. E lavorano sotto organico e in penitenziari spesso degradati e degradanti: basti pensare al carcere di Savona, struttura che potrebbe essere superata da un nuovo penitenziario da costruirsi proprio in Valbormida. In Liguria manca il personale di Polizia Penitenziaria e ogni giorno c’è una nuova criticità, come dimostra anche il caso che ha riguardato Marassi proprio in questi giorni. L’Amministrazione Penitenziaria è ormai da diversi mesi senza un Capo Dipartimento e l’organico dei Baschi Azzurri è sotto di 7mila unità. La spending review e la legge di Stabilità hanno cancellato le assunzioni, nonostante l’età media dei poliziotti si aggira ormai sui 40 anni. Altissima, considerato il lavoro usurante che svolgiamo. Nonostante le affrettate rassicurazioni di chi va in giro a dire che i problemi delle carceri sono (quasi) risolti e non c’è più un’emergenza, i drammi umani restano, eccome. Lo sanno bene i poliziotti penitenziari della Liguria, che gestiscono questi drammi ogni giorno e che si sentono abbandonati a loro stessi da chi tratta la Liguria con colpevole superficialità nonostante i tanti problemi che vi sono a Imperia, Sanremo, La Spezia, Pontedecimo, Marassi, Savona, Chiavari”.

E il SAPPE chiama direttamente in causa proprio il Ministro Orlando: “Non è pensabile chiudere strutture importanti di raccordo tra carcere, istituzioni e territorio come il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Genova” conclude Capece “a meno che non si voglia paralizzare il sistema  ed avere del carcere l’esclusiva concezione custodiale che lo ha caratterizzato fino ad oggi. Vogliono il Ministro Orlando e il Governo Renzi essere ricordati per questo demolizione dei presidi di sicurezza del Paese?”

c.s.

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