Attualità - 29 ottobre 2014, 19:05

Prosegue in confronto con i sindacati per Tirreno Power, pronte le iniziative sul territorio

Le segreterie Generali "se non si riuscisse a risolvere positivamente la vertenza della centrale di Vado Ligure, si potrebbero avere ripercussioni negative sul futuro dell'intera società "

Prosegue in confronto con i sindacati per Tirreno Power, pronte le iniziative sul territorio

Nel pomeriggio di ieri, 28 ottobre, si è svolta una riunione a livello di segreterie nazionali con la Direzione Tirreno Power, per condividere il prosieguo del percorso sindacale sui temi ancora oggetto del confronto:

-                   ammortizzatori Vado Ligure;

-                   orario fiduciario;

-                   produttività 2014.

 Rispetto al primo punto si è condiviso di convocare uno specifico incontro fra azienda, segreterie nazionali e rappresentanze del sito per definire un accordo sul contratto di solidarietà. L'incontro si terrà a Roma il prossimo 4 novembre.

In riferimento al secondo punto le segreterie nazionali, dopo aver ribadito la propria posizione hanno convinto la controparte a togliere dal tavolo il tema dell'orario fiduciario.

 

               Per quanto riguarda invece il tema della produttività del 2014, visti i risultati fortemente negativi di esercizio, si è condiviso di sospendere la discussione sull'argomento per riprenderla a valle di un'auspicata evoluzione positiva della situazione aziendale. In allegato il verbale di accordo siglato.

Situazione aziendale che le segreterie nazionali hanno messo in primo piano anche al tavolo ministeriale sul termoelettrico ma che, ad oggi, permane in uno stato di forte difficoltà. E' pleonastico ricordare a tutti che se non si riuscisse a risolvere positivamente la vertenza della centrale di Vado Ligure, si potrebbero avere ripercussioni negative sul futuro dell'intera società mettendo a forte rischio anche gli accordi di tutela sottoscritti fino ad oggi.

Su questo tema, nella prossima settimana saranno intraprese iniziative sia a livello territoriale che nazionale alle quali chiediamo fin da subito a tutti i lavoratori la massima adesione.

Inoltre, precisa laSegreteria Uil:"Rimarcando che i contratti del pubblico impiego sono fermi ormai da troppi anni, che lo Stato per primo non rispetta gli accordi, che lo Stato stesso disdice in forma unilaterale perfino norme stabilite dopo decenni di contrattazioni, anche la UIL  conseguentemente si sente sciolta dal rispetto di quegli stessi accordi. Per quanto citato, non si terrà più conto dei limiti previsti per gli scioperi nel settore categoriale di appartenenza.La disdetta riguarda anche tutti i successivi accordi in materia firmati sulla base di quel protocollo.

 

c.s.

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