Eventi - 02 giugno 2015, 17:45

Savona, domani doppio appuntamento alla libreria Ubik

A partire dalle ore 18, incontro con l'attivista Giovanni Impastato e la scrittrice Daniela Franzoni.

Savona, domani doppio appuntamento alla libreria Ubik

 

Domani doppio promosso dalla Ubik di Savona. Alla ore 18, davanti alla libreria, incontro  con l’attivista Giovanni Impastato e presentazione del libro“Io sono Peppino”.

All'evento prenderanno parte la giornalista e autrice del libro Simona Della Croce e l'editore Claudio Porchia.

Peppino Impastato è oggi uno dei personaggi simbolo della lotta contro la mafia,  ma non è sempre stato così: subito dopo la sua morte avvenuta nella notte tra l'8 e il 9 maggio 1978,  venne etichettato come 'terrorista',  anche da un'informazione incapace di fotografare la Storia nella sua veridicità e non nella sua verosimiglianza.

Solo l'impegno della famiglia e del Centro Siciliano di Documentazione Antimafia ha permesso di fare chiarezza in quella precaria ricostruzione dei fatti, ma non si è trattato di un percorso semplice.

"Io sono Peppino" ricostruisce come gli organi di informazione hanno raccontato la storia di Peppino in anni in cui non c'era internet e l'informazione non era libera,  ma racconta anche la lotta di mamma Felicia e di Giovanni Impastato alla ricerca della verità storica.

Sempre alle ore 18, presso la Sala Tenco dell Libreria, incontro con la scrittrice Daniela Franzoni e presentazione del libro “Giovani sempre. Mindfulness: un metodo per vivere meglio il tempo che passa”

Viviamo in un contesto sociale dove il numero degli anziani è in aumento, e forse vale la pena di comprendere meglio i vissuti e le rappresentazioni che circolano in questa fase di età. Il libro non è un saggio ma si situa a cavallo tra narrativa e formazione. Dà il piacere del racconto perché narra storie vere ed emozionanti, ma è anche formativo.

Le storie narrate ruotano intorno al metodo Mindfulness, che viene reso concreto e attivo nella vita dei partecipanti al gruppo. Dalle narrazioni emerge come l'"eterogeneità" sia una caratteristica che contraddistingue la "terza età", in quanto con il passare degli anni, invece di diventare tutti più simili, diventiamo più dissimili. Poiché la vita si allunga, e ciascuno ha fatto una vita diversa, l'invecchiare non è uguale per tutti. Emerge anche una similitudine tra terza età e adolescenza: terminato il tempo dei ruoli, la vita appare, come per gli adolescenti, tutta da inventare.

 

r.g.

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