Un’escursione per “ammirare ciò è stato salvato”. Non ha portato altro che un respiro di sollievo la decisione presa dalla Regione Liguria che con il decreto n°1924 del 7 luglio 2015 ha respinto la richiesta avanzata dal CE che prevedeva una ricerca mineraria per minerali di titanio, granato e minerali associati all'interno del Parco del Beigua.
Ad esprime soddisfazione ieri all’ufficialità della notizia l’Ente Parco del Beigua, i Comuni di Sassello e di Urbe, le associazioni ambientaliste e le associazioni locali che hanno portato avanti la battaglia difesa del Monte Tarinè.
Dal Gruppo Spontaneo del Tarinè affermano: “Con la conferma dell'inamissibilità della richiesta di ricerca sul monte Tarinè riguardante il titanio da parte della Regione, il comitato spontaneo è felice e ringrazia tutti quelli che, insieme a noi, hanno partecipato, aiutato e firmato. Abbiamo sentito davvero quanti amano questa terra e le sue bellezze, domenica ci vediamo a Piampaludo per il trekking sul Tarinè e ammirare ciò che abbiamo salvato".
E’ previsto infatti per domani, domenica 19 luglio, “Trekking del Tarinè”, una escursione “alla scoperta delle bellezze naturalistiche del monte Tarinè attraverso il nuovo sentiero natura del Parco del Beigua”. La partenza sarà a Sassello nella frazione di Piampalupo alle 16 presso le ex scuole elementari, il percorso avrà una durata prevista di un’ora e mezza e non è prevista alcuna registrazione. L’escursione è patrocinata dai Comuni di Sassello, Urbe, dalla Regione Liguria, dalla UISP e dalla Polisportiva Piampalupo.
"Abbiamo vinto un’importante battaglia di sensibilizzazione del nostro patrimonio naturale e non possiamo che esprimere gioia e soddisfazione – afferma Sonia Pesce del Gruppo Spontaneo del Tarinè – Con l’escursione potremo ancora di più apprezzare il parco del Beigua e la bellezza del Monte Tarinè. Domani saremo lieti di vedere la partecipazione dei Comuni di Sassello e Urbe e della Regione”.
Questa però è solo la prima delle battaglie vinte: “Purtroppo sussiste ancora la concessione mineraria per il titanio che attualmente è congelata – afferma Sonia Pesce - Noi speriamo che questa possa essere annullata dato la presenza di leggi che lo vietano. Il Ministero dovrà prendere una decisione anche perché non si tratta solo di titanio ma di un giacimento ricco di crocidolite, definito l’amianto blu, una sostanza ancora più dannosa, la cui estrazione provocherebbe un danno ambientale certo”.
Sulla concessione mineraria interviene anche Mauro Brunetti, segretario provinciale de I Verdi: “Ci auguriamo un futuro passo positivo a riguardo – afferma – La concessione dovrebbe essere estinta, ma tutto dipende dal Ministero”.






