Attualità - 13 agosto 2015, 17:30

Finale Ligure, sigillate le isole ecologiche interrate: è caccia ai furbetti dell'abbandono facile

Il territorio verrà presidiato con telecamere mobili, collocate in punti sensibili

Finale Ligure, sigillate le isole ecologiche interrate: è caccia ai furbetti dell'abbandono facile

Eliminate le isole ecologiche interrate a Finale Ligure. Gli operai comunali in questi giorni stanno provvedendo alla chiusura totale degli spazi, tramite rimozione del cassone esterno in metallo, e al conseguente sigillo con l’apposizione di una copertura sulla piastra soprastante.

I turisti, residenti e commercianti non conferiranno più dunque i rifiuti in queste strutture, ma li getteranno all’interno dei cassonetti che verranno qui collocati, accanto a quelli esistenti. “Ieri abbiamo provveduto  risistemare quelle antistante la pizzeria la Piazza, spiega l’assessore ai lavori pubblici Andrea Guzzi. Abbiamo fatto una pulizia e disinfestazione approfondita del cassone interno e poi abbiamo provveduto a chiuderla totalmente”. “A nostro avviso, prosegue l’esponente della maggioranza, si tratta di un esperimento non riuscito e quindi abbiamo optato per questa soluzione”.

In molti, soprattutto durante questa calda estate, si sono lamentati dei miasmi provenienti dalle strutture. Nei prossimi mesi l’amministrazione cittadina provvederà poi a mascherare i bidoni tramite palizzate e canniceti abbelliti con piante e fiori, sul modello di quanto fatto a Borgio e Noli.

Un intervento che si inserisce in un discorso molto più ampio legato all’ambiente. La Polizia Municipale, in collaborazione con la Finale Ambiente, ha intenzione di dare un giro di vite all’abbandono illecito di rifiuti ingombranti. Oltre ai controlli, il territorio verrà presidiato con telecamere mobili, collocate in punti sensibili, tramite le quali si spera di immortalare i furbetti della spazzatura. Nella maggior parte dei casi chi abbandona infatti i rifiuti li porta con degli autoveicoli: la speranza, tramite le  immagini che immortalano le targhe, è quindi quella di risalire all’autore del gesto.

I trasgressori rischiano una sanzione amministrativa minima di 150 euro, a meno che il reato non diventi penale: caso ad esempio di chi abbandona l’eternit.

Cinzia Gatti

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