Un bell’esemplare di succiacapre, purtroppo ormai moribondo, è stato soccorso dai volontari della Protezione Animali vicino alla stazione ferroviaria a Savona; è morto poco dopo il ricovero e verrà consegnato al museo genovese di storia naturale per l’accertamento della causa della morte e la conservazione.
"Si tratta, spiegano i volontari, di una specie in crescente rarefazione, dopo l’uso e l’abuso dei pesticidi in agricoltura; si nutre infatti di insetti che cattura abilmente in volo nel crepuscolo; il soggetto soccorso era probabilmente in fase di migrazione verso l’Africa".
Quest’anno sono già 1.800 i soggetti di fauna selvatica ferita o in difficoltà recuperati e curati dai volontari dell’ENPA nel savonese, un’attività di competenza prima della Provincia ed ora della Regione, che non pare però abbia tra le sue priorità l’adempimento di questo obbligo giuridico a tutela della biodiversità. "Nel frattempo, sottolinea l'Enpa, per evitare che tanti animali muoiano senza soccorso, ci pensa l’associazione, ente privato e senza finanziamenti statali, soltanto con i propri volontari e le proprie risorse".