A seguito delle dichiarazioni sia del sindaco del comune di Finale Ligure che del comandante della locale stazione di polizia municipale ribadiamo:
Non si può parlare e definire “fantasie della UIL FPL” quando si è in presenza di mail con direttive chiare e vincolanti nei confronti dei capiturno. Al contempo non si può nemmeno parlare di fantasie quando si è in presenza di ordini di servizio che prevedono spostamenti ben definiti nei tempi da una via all’altra menzionando chiaramente tempistica e controllo delle soste degli autoveicoli. Per la UIL FPL questa non è assolutamente una sterile polemica e non è nemmeno una crociata, e quindi gradiremmo che nemmeno venisse menzionata come tale. Perché cosi non è!
Ricordiamo che la UIL FPL è un sindacato rappresentativo dei lavoratori che ha il maggior numero di iscritti nel comando della polizia locale. Le prese di posizioni di altre organizzazioni sindacali a noi poco interessano. Quando un lavoratore ci presenta un problema noi lo affrontiamo e se questo ci fa aprire qualche vaso di pandora che qualcuno non gradisce noi non abbiamo paura a farlo. Se poi i lavoratori sono non uno ma un gruppo ancor di più! Come abbiamo sottolineato altre volte l’amministrazione dovrebbe preoccuparsi più di un folto gruppo di lavoratori che per ovvie ragioni a chiesto il nulla osta al trasferimento (sofferto) che non a distribuire fiducia a caso! Oltre a ciò riteniamo che potrebbe spendere meglio il proprio tempo cominciando a dare risposte a quanto dalla UIL FPL richiesto. Ribadiamo ancora una volta la domanda: Presso il comando di polizia locale sono in forza diciassette agenti. Dieci svolgono servizio negli uffici e solo sette adibiti al servizio esterno. Tutto ciò anche dopo la riorganizzazione avvenuta. Giovedì quattordici gennaio nel turno pomeridiano il servizio è stato così svolto: un agente in servizio esterno e tre in ufficio. Con tre in ufficio e solo uno sull’esterno dove sono finite le funzioni di prevenzione e controllo del territorio e della sicurezza della popolazione?! Questi sette lavoratori che vengono definiti dissidenti si sono esposti in prima persona per fare emergere dei problemi che a loro volta si ripercuotono sulla cittadinanza. Alcuni li definiscono “dissidenti” noi invece li definiamo “agenti di polizia locale che quotidianamente svolgono onestamente e con dedizione il loro lavoro al servizio della città e dei cittadini senza che tutto ciò venga minimamente riconosciuto proprio da quella amministrazione che dai cittadini è stata eletta”. Ricordiamo a tutta la giunta che il moto che la UIL FPL rappresentato sulle proprie bandiere recita: “Il sindacato dei cittadini”.
UIL FPL Savona
Il Segretario Generale
f.to dott. ENRICO Alessandro