Si torna a parlare del 25 Aprile ad altare a farlo Roberto Nicolick che afferma "Leggo un comunicato stampa, virgolettato, a firma del presidente di una associazione politica Savonese, che raccoglie gli ex partigiani, quelli ideologizzati, quelli che sono ancora in vita, e ovviamente molti simpatizzanti.
La lunga nota, stampa emessa a causa di una manifestazione definita Revisionista ad Altare, riporta a prima vista, contenuti che rientrano nell'esercizio democratico delle proprie convinzioni, tutto tranne questo periodo che riporto di seguito e che fa percepire una sensazione di tempi lontani e tristi, di eskimo, di spranghe e chiavi inglesi calate sui crani, di bottiglie molotof, di sedi di movimenti politici dati alle fiamme con i militanti arrostiti dentro, ecco la simpatica frase
«Fino ad oggi abbiamo evitato, solo per nostra volontà, che le provocazioni fasciste avessero strascichi violenti; non è nostra l’idea che lo scontro politico possa anche sfociare nello scontro fisico; avvertiamo però che la tensione cresce, e potrebbe divenire incontrollata».
L'ho letta e riletta e devo ammettere che non è molto conciliante anzi esattamente al contrario, qui non si minacciano azioni legali o esposti – querela, qua tra le poche righe si legge qualcosa d'altro che pensavo facessero parte degli anni di piombo, dei compagni che sbagliavano e di fiancheggiatori. La cosa antipatica è che questa associazione di ex partigiani è Ente Morale con D. L. 5 aprile 1945, il che magari significa che percepisce qualche sovvenzione dallo stato e lo stato siamo anche noi purtroppo. Tutti sanno che esistono ancora dei vecchi depositi di armi, accantonati a suo tempo,materiale tenuto in efficienza da anziani soggetti oramai con la prostata a pezzi e non vorrei mai , che qualche giovane invasato, con una inesatta comprensione di questo comunicato stampa, decida di imbracciare un vecchio sten e voglia fare un bel tuffo nel passato.