Eventi - 02 maggio 2016, 09:15

Andora, il Rabbino Capo di Genova relatore all'inaugurazione della mostra di Vincenzo Sorrentino

Le sue opere grafiche esposte presso il Museo Mineralogico “Dabroi” di Palazzo Tagliaferro

Andora, il Rabbino Capo di Genova relatore all'inaugurazione della mostra di Vincenzo Sorrentino

Il Rav Giuseppe Momigliano, Rabbino Capo di Genova e Don Gabriele Maria Corini, Direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della cultura sono fra i relatori del convegno che il 5 maggio, alle ore 20.45, anticipera' l'apertura di “Threni” la mostra, con le opere grafiche di Vicenzo Sorrentino,  allestita nel Museo Mineralogico “Dabroi” di Palazzo Tagliaferro ad Andora. 
“THRENI id est lamentationes ieremiae prophetae” vede esposte le opere grafiche realizzate dall’artista, in seguito ad approfonditi studi di filosofia e teologia, negli anni 1985/1987, ispirate dall’antico libro delle Lamentazioni del profeta Geramia. La mostra farà da stimolo per riflessioni interreligiose e culturali. La mostra proseguirà fino al 30 giugno, negli orari di apertura del Museo Mineralogico Dabroi. A maggio, ogni sabato e domenica, dalle 15 alle 19. L’ingresso è libero.

La conferenza di apertura del 5 maggio, vedrà la partecipazione dell’artista e gli interventi, coordinati da Marco Gervino, giornalista e direttore de “Il Letimbro”, di Don Gabriele Maria Corini, Direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della cultura e docente di Ebraico ed Antico Testamento presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale di Milano e del Rav Giuseppe Momigliano, Rabbino Capo di Genova e Presidente dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia.

Vincenzo Sorrentino, formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli è professore di Teoria e Tecnica dell’Affresco presso l’Accademia di Brera. Dopo approfonditi studi di filosofia e teologia tra il 1985 ed il 1987 coniugò i suoi interessi artistici con una rinnovata attenzione per la letteratura profetica, affascinato dalla continue implicazioni fra la sfera divina e la storia del popolo ebraico. Attraverso le 40 tavole cerca di inquadrare i fatti raccontati da Geremia.
Sorrentino distribuisce i disegni secondo uno schema dinamico, come può essere un trittico, creando tre sezioni secondo un andamento che coglie, i moti della conversione e della.
Ogni tavola è accompagnata da una strofa che reca accanto una lettera dell’alfabeto ebraico. I versi sono la fonte da cui scaturisce l’immagine soprastante.
THRENI fu concepita in anni in cui l’attuale dissesto del Medio Oriente era ancora lontano da venire. Quasi tutte le tavole di Tumultus - la rappresentazione della ferocia e degli orrori di cui è capace l’umanità in preda alla follia distruttrice - ricordano la carneficina a cui oggigiorno assistiamo in diverse parti del mondo, quasi una ripresa di uno stato apocalittico nel quale precipitò il regno di Giuda all’epoca in cui Geremia fu coinvolto come testimone e profeta di YHWH (Yahweh).

c.s.

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