Una troupe televisiva ad Albenga non è la prima volta che si vede. Un cuoco televisivo famoso anche. Ma una troupe e un cuoco immersi con le scarpe nella terra, in mezzo ad un campo, per raccogliere carciofi o asparagi erano anni che non si vedevano. Ci è voluto Giorgione, il cuoco in salopette, che prima di registrare alcune ricette ha voluto conoscere di persona prodotti e produttori del territorio, oltre alle bellezze artistiche del Centro storico. Chi ha avuto l'onere e l'onore, come l'associazione Ratatuja, di accompagnarlo nei quattro giorni di permanenza lo ha sentito esclamare, in modo a volte un po' barbaro come sua abitudine, la sorpresa e la goduria nel vedere i mosaici del Battistero o la raccolta degli asparagi così come le anfore del Museo Navale o la vastità di esposizione di prodotti ed attrezzi all'Ortofrutticola. Che Giorgione conosca i prodotti orticoli è innegabile, essendo lui stesso coltivatore ed allevatore di animali da cortile, ma si sa: c'è sempre qualcosa da scoprire in questa Liguria variegata.
Ratatuja: ma davvero non avevi mai mangiato la panizza, condita con olio e cipollotto? Farina di ceci, acqua e via. Noi facciamo cose semplici.
Giorgione: sì, ho avvertito oculatezza in Liguria. E più è semplice la preparazione più qualità e freschezza sono importanti. Poi è l'olio quello che da sapidità
Ratatuja: allora 'sti “Quattro di Albenga”?
Giorgione: incredibili! Non perdeteli! Dovremmo tutti comprare quello che conosciamo e non quello che vogliono farci comprare. Ormai c'è un notevole restringimento dei gusti e della varietà della dieta: questo porta agli integratori e alla noia nel mangiare. Voi siete fortunati, tutte le città dovrebbero avere mercati con prodotti dei singoli coltivatori che coltivano nell'hinterland. Hai visto l'Ortofrutticola che roba?Ci trovi un sacco di cose, oltre alle verdure.
Ratatuja: e lo dici a noi? Esiste dall'inizio del '900! Vabbè ma la gente cosa vuol mangiare nel tuo ristorante?
Giorgione: ah non mi interessa, io faccio la mia proposta del giorno in base a quello che trovo di buono. E non deve per forza essere solo del mio territorio, l'importante è che sia valido, fresco, genuino. L'agricoltura deve fare prodotti non denaro. E poi, per chi cucina, dico: bisogna divertirsi anche a preparare.
Ma Giorgione questa volta non è solo; c'è un manipolo di uomini carichi di attrezzatura da ripresa che lo segue, e qualche volta lo precede, alla scoperta del territorio. Chiediamo a loro come è l'impressione che portano a casa.
Ratatuja: conoscevate questa parte di Liguria e Albenga in particolare?
Regista &Co: magari ci eravamo venuti in vacanza oppure passati per un giro generico in Liguria ma tutta questa terra coltivata non l'avevamo notata. Qualcuno il Centro storico l'aveva anche girato un po' ma che ci fosse un territorio così vastamente produttivo nessuno ce lo aveva detto.
Ratatuja: e il nostro carattere scorbutico l'avete notato?
Regista &Co: un po' di mugugno non disturba se si capisce che ha un motivo antropologico. Certo in altre zone d'Italia i campi sono molto estesi quindi i vicini sono meno...vicini. La vostra è una micropropietà perciò è normale ci sia più concorrenza positiva ma anche rivalità. E' un'economia che deve gestire la scarsità e questo rende più difficile la generosità istintiva che può invece avere un emiliano.
Ratatuja: insomma ci trovate “strani”?
Giorgione: nella diversità trovi l'intelligenza!





