Il Movimento Politica per Passione critica il Progetto del Governo Renzi sulla riforma delle pensioni: " Continuiamo ad essere servi della BCE facendo solamente gli interessi delle banche e non dei cittadini".
Si è svolto nei giorni scorsi un importante incontro tra i sindacati e il Governo sulla riforma delle pensioni, il 21 settembre ci sarà l'ultimo tavolo politico ma ormai si è vicino alla conclusione.
Novità su flessibilità, legge Fornero, lavoratori precoci, lavori usuranti, quattordicesima ma soprattutto sulle pensioni anticipate mediante l'Ape (Anticipo pensionistico).
Questa nuova riforma coinvolgerà i lavoratori dipendenti (anche del pubblico impiego) ed autonomi e consentirà a chi ha raggiunto almeno i 63 anni di età di andare in anticipo in pensione, quindi 3 anni e 7 mesi prima della pensione di vecchiaia, con prestiti da parte di banche e assicurazioni attraverso l'Inps, che dovranno poi essere restituiti a rate dagli interessati.
Il prestito dovrà essere restituito una volta raggiunta l'età pensionabile attraverso un prelievo sulla rata della pensione, applicato direttamente dall'Inps, per i successivi vent'anni. Sino al completo rimborso del capitale e degli interessi alle banche che hanno fornito la "provvista" per l'anticipo.
Aldilà delle precisazioni, che dovranno ancora essere discusse, a noi del Movimento Politica per Passione, in qualità di rappresentanti della casta dei "comuni mortali", una domanda sorge spontanea: era proprio necessario coinvolgere il sistema bancario per cercare di risparmiare? Perché non utilizzare i fondi derivanti dal taglio delle pensioni d'oro date, ingiustificatamente, a pioggia negli anni passati? Continuiamo ad essere "servi" della BCE e il buon Renzi non fa altro che mantenere la (vergognosa) linea di Monti e della Fornero invece di voltare pagina ed andare avanti con le proprie gambe e soprattutto facendo gli interessi del nostro Paese e dei nostri cittadini. Tutto deve cambiare perché tutto resti come prima, caro Premier?"