Attualità - 22 settembre 2016, 15:14

A Pietra Ligure le premiazioni de “La Gastronomica”

Un successo di affluenze, stimate in oltre trentamila persone, per questa storica manifestazione che non si faceva più dagli anni ‘80

A Pietra Ligure le premiazioni de “La Gastronomica”

Si è svolta, a partire dalle 10:30 di stamattina, giovedì 22 settembre, nella Sala Consiliare del Municipio di Pietra Ligure, la cerimonia di premiazione de “La Gastronomica”, manifestazione svoltasi nel primo weekend di questo mese che ha fatto registrare numeri da “tutto esaurito”, con un boom di presenze degno dei più riusciti eventi ferragostani pur essendo già alla fine del periodo delle vacanze.

Per “La Gastronomica” si tratta di un gradito ritorno: era infatti un appuntamento fisso della Pietra Ligure anni ’80, poi sospeso per oltre tre decenni.

Nella sua introduzione all’incontro in sala consiliare, Monica Fresta, dello studio Bodoni, ha voluto sottolineare la straordinaria partecipazione di tutta la popolazione, dai bambini agli anziani, per un evento che ha saputo far conoscere i sapori di un tempo alle giovani generazioni e fare riscoprire gusti ormai dimenticati agli adulti. “Il mio ringraziamento va in primis ai ristoratori che hanno creduto in questa sfida, allo straordinario supporto tecnico di Slow Food, in particolare da parte di Monica Maroglio, della condotta Slow Food 202 di Albenga/Finale/Alassio, che ha svolto un vero e proprio ruolo di presentatrice e speaker nei laboratori, e a Federico Santamaria, a capo del gruppo di Coordinamento Tecnico. Un grazie speciale a Terry Pollero per l’attento lavoro dal punto di vista dell’immagine e dell’audio/video. E grazie naturalmente a tutti i dipendenti pubblici che hanno lavorato duramente per la riuscita di questa iniziativa”.

L’assessore al turismo e alla cultura, Daniele Rembado, è soddisfatto per la partecipazione di pubblico, persino superiore alle aspettative: “Stiamo già lavorando perché questa emozione si possa ripetere, perché questa è una manifestazione straordinaria, importantissima. Vorrei che passasse il messaggio che questa amministrazione, fin dal suo insediamento, ha voluto dare una sterzata alla politica turistica della nostra Città. Abbiamo lavorato a un piano strategico di rilancio del turismo che guardi alla qualità. Ci siamo impegnati a differenziare l’offerta. Fare l’assessore al turismo è come fare il CT della Nazionale di calcio: tutti credono di avere la bacchetta magica, ma non sempre i suggerimenti sono realizzabili. Io ho raccolto le idee tra la gente e ho capito che la Gastronomica è da sempre nel cuore dei pietresi. E i risultati ci hanno dimostrato che se si punta al bello e alla qualità, si vince”.

Federico Santamaria esordisce nelle sue considerazioni con una battuta pungente: “A fare questi numeri sul territorio locale mi viene in mente soltanto Balla Coi Cinghiali, ma da noi si mangiava molto meglio, parafrasando il loro slogan. E anche sulla musica ce la siamo giocata bene.

Abbiamo avuto un’affluenza superiore alle nostre stime grazie a un esempio di come si possa fare un altro tipo di ristorazione, uscendo dai soliti clichèes. Potremmo dire di aver puntato sulla qualità, ma questo termine non rende l’idea. Oggi si è molto influenzati da luoghi comuni, come il biologico o il Km Zero, che non è così scontato che siano sempre associati a prodotti di buon livello. Perché la gastronomia è una vera scienza, che racchiude in sé dalla chimica, alla sociologia, all’economia. Il successo si ottiene solo con la vera qualità e la qualità, nel mondo gastronomico, è qualcosa di complesso da raggiungere”.

Venendo alle premiazioni: i ristoratori pietresi coinvolti (unici presi in esame dal concorso, anche se la manifestazione ospitava anche prodotti di altre realtà territoriali) non lo sapevano, ma tra i loro clienti si muoveva una “Giuria Segreta”, costituita da alcuni rappresentanti del prestigioso Club “Happy Hippo”, fondato da Enrico Sala, che conta oltre 1.400 iscritti tra operatori del settore turistico ed ex-dirigenti di Slow Food. La valutazione teneva conto per un 40% del gusto dei piatti e il restante 30% alla presentazione e 30% al rispetto della tradizione.

Il 1° Premio ex-Aequo è stato suddiviso, con due diverse motivazioni, al coniglio alla ligure con Vermentino e panissa dello chef Franco Garadello de “Il Vecchio Cuoco” e al Brandacujun di Nino Iannella dell’osteria “A Ciassa Nova”. Il primo dei due piatti è stato descritto come “Premio ratatouille” per la fedeltà ai sapori di una volta, citando la famosa scena del film a cartoni animati nella quale il perfido critico gastronomico si commuove ritrovando proprio nella ratatouille i gusti della sua infanzia. Il secondo è stato descritto come “Premio Eleganza” per la cura del particolare.

Gli organizzatori hanno poi voluto aggiungere un premio speciale per il piatto che ha richiesto il maggior impegno nella ricerca dei prodotti e nella realizzazione, battezzato “Premio Piatto dell’Alleanza”, che è andato a un giovanissimo chef, Giuseppe Auricchio, per la sua trippa alla ligure.

I locali vincitori si aggiudicano una cena organizzata presso di loro dalla condotta Slow Food.

 

Attestati di partecipazione sono stati assegnati anche a tutte le altre realtà pietresi partecipanti: Pepito, Lo Scoglio, Da Max, Lacosteria, La Svolta 2, Il Beluga, Trattoria di Caruggi, Al Castello, Da Mimmo, l’ormai storica Farinata Virginia, Da Onide, Il Capanno, Tasta chi, Il Salvatore, l’A.P.A. (Associazione Pietrese Albergatori) in sinergia con l’istituto alberghiero “Migliorini” di Finale Ligure e con il Pastificio Ligure Pietrese, Ca’ di Trincia, Ercole, il pastificio Eredi Tortarolo e la Pasticceria Moggia.

Alberto Sgarlato

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