Solo le città di Savona e Novara hanno rispettato l’impegno preso aderendo alla campagna "Sai chi voti" su 12 amministratori coinvolti.
La campagna, nata in occasione delle elezioni amministrative del giugno 2016 per rispondere all’esigenza di avere una classe politica pulita e trasparente, era fondata sull’idea che i cittadini devono poter scegliere chi amministra le loro città: "corruzione, clientelismi, conflitti d’interessi e guai giudiziari devono rimanere fuori dall’urna elettorale".
Così tra i 12 candidati alle elezioni che avevano sottoscritto l’intenzione di approvare entro i primi 100 giorni della designazione della giunta il metodo delle audizioni pubbliche per le nomine di competenza comunale ai vertici delle società partecipate, degli enti e dei consorzi, solo Savona e Novara si confermano virtuose. A denunciarlo gli organizzatori della campagna.
Il sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, aveva proposto il 17 settembre scorso una delibera di modifica del regolamento sulle nomine all'interno delle partecipate, introducendo così le modalità di trasparenza proposte da “Sai chi voti” (leggi qui).