Attualità - 22 dicembre 2016, 22:39

Alassio, caso Luna Park: i giostrai minacciano di fare ricorso al TAR

Commentano: "E’ facile prendere una decisione, a discapito di altri, quando non si conoscono le problematiche a cui si va in contro. Come mai in quella zona non sono presenti attività commerciali?"

Alassio, caso Luna Park: i giostrai minacciano di fare ricorso al TAR

Continua lo scontro tra l'amministrazione comunale di Alassio e gli esercenti dello spettacolo viaggiante, in merito alla decisione da parte del Comune di spostare il tradizionale Luna Park natalizio in zona Fenarina. 

Dopo le spiegazioni da parte dell'assessore Simone Rossi (Leggi ARTICOLO), ecco arrivare la pronta replica da parte dei giostrai. "Il Natale alassino sarà privo di giostre - commentano - perché l’area loro predestinata e regolamentata, ovvero piazza Partigiani, non sarà concessa, in quanto, già impegnata per ospitare il concerto di Ron programmato per fine anno". 

"Questa decisione presa dal Comune, è stata forse decisa tempo fa, ma noi - attaccano i giostrai - lo abbiamo appreso una ventina giorni prima dell'allestimento delle nostre attività. Un tempo non sufficiente per trovare soluzioni alternative". 

"Il Luna Park non sarà allestito nella zona individuata dal Comune, la Fenarina, perché l’area non risponde alle esigenze di sicurezza e allestimento, non essendo attrezzata a dovere - continuano - piazza Paccini, che per motivi di parcheggio, non può essere occupata dal Luna Park per il periodo richiesto, ma lo può essere per le ore di svolgimento del concerto, libera piazza Partigiani per il tradizionale allestimento del Luna Park natalizio". 

"Le altre zone individuate dal Comune, il porto, parco San Marco e la Fenarina, non rispondono alle nostre esigenze economiche. Le scuole e la palestra, citate e presenti in zona Fenarina, nel periodo delle festività, sono chiuse e quindi la presenza risulta essere scarsa. Inoltre, essendo stagione invernale, alle ore 17 è già buio e la zona rimane completamente isolata dal resto della città". 

"E’ facile prendere una decisione, a discapito di altri, quando non si conoscono le problematiche a cui si va in contro - proseguono - Come mai in quella zona non sono presenti attività commerciali? Perché se qualche amministratore o commerciante, vista la sua valutazione di area non decentrata, non trasferisce la propria attività in quella zona?" si chiedono i giostrai. 

"Durante la riunione, vista l'impossibilità di trovare un accordo, ci siamo sentiti dire da un amministratore, abbandonando la seduta 'sapete cosa vi dico, io a questo punto me ne vado a comperarmi la pizza, buongiorno'. Se non si troverà al più presto una soluzione che possa accontentare ambo le parti, dando la possibilità a noi di salvaguardare il nostro lavoro - spiegano i giostrai - la proposta dell'amministrazione non sarà accettata". 

"Vista la situazione - concludono i giostrai - è nostra intenzione fare ricorso al T.A.R per mancato rispetto della legge 337/1968 e del protocollo d’intesa, sottoscritto con A.N.C.I nel 2007".

Redazione

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