Attualità - 06 febbraio 2017, 14:30

Savona, profughi puliranno dal degrado i chiostri del San Giacomo

Intanto continua la ricerca di sponsor privati
 per salvare gli affreschi del Semino custoditi nelll'abside del complesso monumentale savonese

Un gruppo di profughi pulirà dal degrado i chiostri e il sagrato della chiesa di San Giacomo. E’ questa la possibilità emersa in seguito al sopralluogo che ha avuto luogo a fine gennaio nel complesso monumentale tra i membri dell’associazione “Amici del San Giacomo di Savona” con la Soprintendenza e il Comune.

Non si fermano, infatti, le attività dell’associazione che promuovere iniziative per la valorizzazione e il recupero del complesso monumentale: gli "Amici del San Giacomo" hanno chiesto un intervento da parte del Comune per liberare dal degrado l’area del complesso (chiostri e sagrato) e recentemente hanno lanciato un nuovo appello rivolto a tutti i cittadini per salvaguardare uno dei tesori più delicati del San Giacomo, gli affreschi del Semino custoditi nell'abside (come anticipato nell'articolo su Savonanews, clicca qui).

Grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale, stiamo avviando un progetto che porterà all’impiego di alcuni profughi richiedenti asilo per la pulizia dei chiostri e del sagrato della chiesa – afferma Andrea Guido, presidente dell’associazione Amici del San Giacomo – L’obiettivo è rendere agibile queste aree attraverso la rimozione della vegetazione invasiva e di rifiuti”. 

Invece, in merito alla salvaguardia degli affreschi afferma: “Abbiamo presentato un progetto per l’intervento di restauro alla Fondazione De Mari, speriamo di ottenere un contributo che ci consenta di intervenire e salvare in extremis  le opere del Semino”. Infatti, gli affreschi custoditi nell’abside della chiesa di San Giacomo, sono continuamente logorati dall’umidità e dagli agenti atmosferici: saranno necessari almeno 15 mila euro per intervenire. Ma come? “Abbiamo fatto uno studio e individuato come soluzione la tecnica della deumidificazione tramite onde elettromagnetiche – spiega Andrea Guido - Questo intervento prevede l’installazione di centraline che avranno lo scopo di fermare l’umidità e l’acqua che risale capillarmente lungo i muri andando a rovinare gli affreschi”.

L’associazione sta cercando sponsor da enti privati ma anche il sostegno dai cittadini che vogliono contribuire per salvaguardare un patrimonio storico della città.

Ecco attualmente la condizione degli affreschi custoditi nell’abside in un video pubblicato sulla pagina Facebook e sul canale You Tube dell’associazione Amici del San Giaocmo:

Debora Geido