L’azione della Guardia di Finanza, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, è sempre più intensa su tutto il territorio nazionale per mettere in sicurezza il settore del gioco pubblico.
Risultati sempre più soddisfacenti, così nel Libro Blu di ADM vengono definiti i controlli e le attività di contrasto al gioco illegale. Una battaglia durissima, complicata ma allo stesso tempo fondamentale per arginare una deriva che colpisce sia i singoli giocatori sia le casse dello Stato e quindi tutta la collettività.
Stando a quanto si legge su Casinosicuro.it, nel 2022 gli esercizi controllati sono stati più di 22 mila, vale a dire il 22% di quelli censiti dall'ADM. Un numero che è assolutamente in crescita rispetto al 2020, quando i controlli riguardavano 14 mila esercizi. Nel 2021, infatti il numero è arrivato a superare la quota dei 18 mila, per una crescita del 25%. Aumentano anche le violazioni amministrative e il numero di atti di accertamento, cresciuti rispettivamente del 3,75% e del 3,17%, così come i controlli fiscali, che hanno portato a un accertamento di 448 milioni di euro. Trend inverso invece per le sanzioni irrogate, che calano del 12% rispetto al 2021.
Controlli diffusi su tutto il territorio nazionale, con picchi soprattutto in tre regioni. La prima è quella della Sicilia, che detiene il primato per maggior numero di violazioni penali, 53 in totale (sebbene in oltre 1.500 controlli). Secondo posto invece per la Campania, con 24 violazioni su 2.307 controlli, e terzo per la Sardegna, con 881 esercizi controllati e 18 violazioni. Attenzione però anche ai numeri della nostra regione: alla fine del 2023, precisamente tra il 28 novembre e il 7 dicembre dello scorso anno, il CoPReGi, ovvero il Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, ha messo in campo un ampio piano di controlli nell’ambito del gioco pubblico. Tra le province coinvolte c’è anche quella di Savona che ha contribuito a far arrivare il totale dell’operazione a 42 soggetti deferiti, 173 sanzioni amministrative e 12 milioni di multe totale. “L’azione sinergica tra Adm e le Forze di Polizia, realizzata attraverso l’analisi dei flussi di gioco, l’utilizzo di specifiche tecnologie e l’impiego di personale esperto – hanno spiegato esponenti della Guardia di Finanza - è stata fondamentale per il raggiungimento di questi risultati. La mission del CoPReGI è quella di garantire l’ordine e la sicurezza pubblici, il diritto alla salute dei cittadini, ma anche gli interessi erariali”.
Un’attività di controllo e di prevenzione che è fondamentale e che non si ferma all’aspetto penale ma continua anche sugli illeciti di tipo amministrativo. Qui la regione in prima posizione è il Lazio, con quasi 900 violazioni, davanti alla Lombardia, con 640, e alla Calabria, con 474. Numeri che spiegano bene come questo pericolo sia diffuso in maniera omogenea tra nord e sud. Numeri che spiegano allo stesso tempo come in Italia si debba investire molto sulla cultura della sicurezza, della legalità e del gioco legale.





