Attualità - 18 aprile 2018, 18:24

Ponente Acque si prepara a "raddrizzare i conti" dei "suoi" Comuni

Tra mancate letture e mancate fatturazioni agli utenti si contano debiti per circa 6 milioni di euro. Taboga (Assoutenti): "Non chiamatele bollette pazze, si tratta di un progetto condotto con tutti i crismi"

Code agli sportelli pietresi di Ponente Acque

Code agli sportelli pietresi di Ponente Acque

“Bollette pazze” per gli acquedotti di Borghetto Santo Spirito, Pietra Ligure, Borgio Verezzi? Forse non proprio.

Ponente Acque ha divulgato un comunicato nel quale parlava di “bollette straordinarie” (leggi articolo QUI) e dove spiegava che “Il provvedimento si è reso necessario al fine di regolare i pagamenti relativi al periodo antecedente il passaggio di gestione tra i singoli Comuni e Ponente Acque e sincronizzare l'invio delle bollette successive. Le risorse ottenute consentiranno alla società di coprire i costi di gestione e garantire così un servizio sempre puntuale ed efficiente, nonché gli investimenti per la manutenzione ed il potenziamento delle infrastrutture”.

Ma tanti cittadini dei tre comuni sono rimasti a dir poco sorpresi nel vedersi recapitare delle bollette dalle cifre “impegnative” e in un attimo si sono moltiplicate le code di utenti che chiedevano spiegazioni presso gli uffici di Ponente Acque dislocati sul territorio.

E adesso che cosa succederà?

Lo abbiamo chiesto a Gianluigi Taboga, responsabile dello sportello Assoutenti di Borghetto Santo Spirito e presidente onorario provinciale di questa Associazione: “Non si può, in questo caso, parlare di bollette pazze, si tratta soltanto di arretrati del 2016 e 2017 a causa di mancate letture o non inoltrate letture. L’ammontare fra depurazione e acqua è pari a circa 6 milioni di euro su quattro comuni, che in tempi recenti hanno ceduto la gestione dell’acquedotto a Ponente Acque.

La composizione della bolletta non è fatta solo da erogazione acqua, ma anche a depurazione e fognatura, le cui parti vanno a Servizi Ambientali di Borghetto. Una parte andrà ai Comuni che erano gestori dell’acquedotto e una parte andrà a Ponente Acque.

Mancando delle letture, ci si è basati sulle statistiche per individuare una media presunta. Successivamente dovrà essere fatto un conguaglio a seguito di letture e l’emissione della bolletta non sarà più annuale (o come facevano certi comuni addirittura pluriennale), ma sarà regolarmente trimestrale, come previsto da normativa in vigore (che oggi consente al massimo una tempistica semestrale, ma non di più).

Ponente Acque si è attenuta alle regole tracciate dalla Carta dei Servizi, alla redazione della quale abbiamo contribuito con Assoutenti, e spesso ci siamo riuniti in un tavolo di concertazione, per verificare che tutto avvenisse in regola con questa carta e con le normative del Garante per l’Energia. Sono stati aperti sportelli per dialogare con tutti coloro che dovessero riscontrare anomalie.

Con Assoutenti e Ponente Acque saremo disponibili a trovare una soluzione adeguata: è prevista una rateizzazione in un minimo da sei rate in su le cifre più importanti, per renderle abbordabili come una normale bolletta. Sono previste anche verifiche sui contatori, alcuni sono obsoleti e andranno modificati.

Ma in alcuni casi è emerso che non erano state fatte letture per anni. Ponente Acque ha computerizzato il sistema e uniformato le metodologie per tutti i Comuni interessati, un lavoro non da poco. Inoltre le tariffe sono in linea con quanto contemplato dal Garante.

Tutto ciò, appianando eventuali situazioni debitorie, consentirà la prosecuzione del servizio pubblico, affinché non vada in mano ai privati, cosa che sarebbe deleteria".

Conclude Taboga: "Come Assoutenti lanciamo un appello: l’utenza può stare tranquilla, il servizio sarà adeguato ai bisogni e agli errori eventuali ricordatevi che si può sempre rimediare. Tutto ciò sarà indispensabile per andare verso l’Ambito Territoriale: stiamo facendo un lavoro veramente all’avanguardia in questo campo e a nessuno gioverebbe tornare indietro”.

Redazione

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