Attualità - 01 ottobre 2018, 17:32

Savona, chiuso il bando per l'Area di Crisi Complessa. Pasa (Cgil): "I tempi sono stretti, c'è bisogno di risposte importanti"

Le aziende interessate fino alle 12.00 di oggi potevano mandare la loro domanda di partecipazione al bando. Berta (Confindustria): "Circa una ventina le domande che pensiamo siano state presentate"

Savona, chiuso il bando per l'Area di Crisi Complessa. Pasa (Cgil): "I tempi sono stretti, c'è bisogno di risposte importanti"

Si è concluso alle ore 12.00 il termine ultimo per le aziende interessate, per la presentazione delle domande di partecipazione al bando dedicato all’Area di crisi complessa del savonese, il quale ha una dotazione finanziaria nazionale di 20 milioni di euro.

La strategia per il rilancio, basata sul sostegno finanziario agli investimenti nel settore manifatturiero, sul potenziamento della logistica connessa alle attività portuali e sul rilancio dell’occupazione, è attuata attraverso il Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI), elaborato e gestito da Invitalia su accordo sottoscritto lo scorso 30 marzo 2018 tra il Ministero dello sviluppo economico, Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro - ANPAL, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Regione Liguria, Provincia di Savona, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Porti di Savona e Vado Ligure.  

E si concentra sui territori di 21 Comuni della Provincia di Savona: Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Roccavignale, Vado Ligure, Quiliano, Villanova d’Albenga.

"Si tratta di un finanziamento importante che ha messo a disposizione il Governo per investimenti sopra il milione e mezzo di euro. A Savona rispetto al nordovest abbiamo due opportunità importanti per il rilancio dell’economia: la piattaforma Maersk e i 40 milioni per l’accordo di programma. Aspettiamo un segnale forte dalla Regione per calendarizzare i prossimi incontri, i tempi sono strettissimi e abbiamo ben presente che l'attenzione nell'ultimo mese e mezzo si sia concentrata sul crollo del ponte Morandi ma la provincia di Savona ha necessità e ci aspettiamo risposte. Attendiamo qualche giorno in quanto la Regione deve costruire i bandi per gli altri 20 milioni di euro di finanziamento. Non c’è più tempo da perdere, le opportunità ci sono" spiega Andrea Pasa, segretario generale Cgil Savona.

Da quest'oggi quindi Invitalia raggrupperà tutte le richieste che sono arrivate, le verificherà e stilerà una classifica.

"Una ventina di domande circa sono state registrate ma non sappiamo se sono state presentate entro oggi - dice il direttore di Confindustria Savona Alessandro Berta - Con la tragedia del viadotto sul Polcevera sono stati sospesi alcuni investimenti, le grande imprese hanno capito che non avrebbero avuto benefici importanti quindi non hanno trovato motivazioni per partecipare al bando e gli investitori di piccola e media dimensione invece attendono il bando regionale vista la complessità di quello scaduto oggi".

"La Regione deve ricordarsi che a pagare le conseguenze più importanti è stato il ponente savonese, devono lavorare anche su questo tema ma capisco naturalmente che sono impegnati pancia a terra su Genova" continua Berta.

Sulle aree di crisi complessa del savonese e della Val Bormida sarà aperto inoltre, il prossimo 11 ottobre, anche un bando regionale da 3 milioni di euro Por Fesr.

Luciano Parodi

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