Politica - 08 ottobre 2018, 13:54

Lunardon e De Vincenzi (Pd): "Una vergogna la lapide per le 'camicie nere' a Savona"

"È inaccettabile che una città come Savona, medaglia d’oro della Resistenza, sia stata offesa in questo modo dal suo primo cittadino"

"Il Comune di Savona sdogana le camicie nere, dedicandogli una lapide vicino al monumento ai caduti, ospitato all’interno del cimitero cittadino. Un fatto gravissimo, che ferisce un’intera comunità e che il Gruppo regionale del Partito Democratico condanna con forza. È inaccettabile che una città come Savona, medaglia d’oro della Resistenza, sia stata offesa in questo modo dal suo primo cittadino" commentano i consiglieri regionali del Pd ligure Giovanni Lunardon e Luigi De Vincenzi. 

"Non è possibile che le istituzioni democratiche celebrino le camicie nere che, durante il regime fascista, si sono macchiate di ogni nefandezza, torturando e uccidendo civili inermi e partigiani che si battevano per la libertà. Non siamo disposti a tollerare una vergogna come questa. I fascisti non meritano alcuna celebrazione. Savona è una città fieramente antifascista. Il sindaco Caprioglio, che ha riservato, sabato mattina, tutti gli onori a questa vera e propria schifezza, chieda scusa ai savonesi e rimuova la lapide" concludono i consiglieri regionali del Pd ligure Giovanni Lunardon e Luigi De Vincenzi. 

"Una brutta pagina per Savona, un'offesa per la storia e la memoria della città, Medaglia d'oro al Valor Militare per la Resistenza - commentano invece dalla Segreteria regionale Pd - Non possiamo che giudicare negativamente e condannare l'iniziativa, promossa dall’Opera nazionale caduti senza croce e avvallata dal sindaco Caprioglio presente alla cerimonia di inaugurazione, di intitolare anche alle camicie nere una lapide, posta all'interno del cimitero di Zinola, commemorativa dei militari dispersi e caduti durante la Seconda Guerra Mondiale".

"Ancora una volta, purtroppo, ci troviamo di fronte al pericoloso tentativo di legittimare e onorare le gesta e la figura di chi si schierò con il regime fascista - concludono dal Pd regionale - La pietà per i morti non può essere una scusa per riscrivere la storia e cancellare ogni distinguo tra i protagonisti da una parte e dall'altra di un periodo drammatico e sanguinoso per il nostro Paese. Ci impegneremo, attraverso i nostri rappresentanti sul territorio e gli eletti in Consiglio comunale, affinché si faccia chiarezza su quanto accaduto e perché quella scritta, che accomuna le camicie nere ai caduti delle forze armate, venga al più presto rimossa".

c.s.