Signora Sindaco,
mi riferisco alla Sua di ieri per confutare la Sua affermazione secondo cui la Lapide dei corpi combattenti non sarebbe stata conforme a quanto riferito. La Lapide non è altro che una proiezione sulla pietra dell'Albo d'oro che da ben 19 anni è conservato in un teca ai lati della Colonna tronca. Questo Albo, da Lei più volte consultato come risulta da registro visitatori, contiene i nominativi di tutti i militari savonesi caduti nella Seconda guerra mondiale, fra cui quelli delle vituperate Camicie nere.
Omettere sulla lapide il Corpo di questi combattenti sarebbe stato un falso storico e una grave offesa per gli stessi Caduti e per le loro famiglie. D'altronde anche un Albo realizzato da ISREC (e sottolineo ISREC) celebra questi Caduti elencando quelli inquadrati nei Battaglioni M.V.S.N. che altro non erano che le Camicie nere. La richiesta che Lei fa di effettuare una “celere modifica” è superata dagli eventi di queste ultime ore. Su Sua disposizione la Lapide è stata avvolta in una plastica nera a “coprire la vergogna”, poi le feroci e faziose polemiche di questi giorni hanno indotto alcuno a penetrare nottetempo nel cimitero e a distruggerla. Ora. oltre alla Colonna tronca che simboleggia le vite spezzate dei Caduti, ai suoi piedi c'è anche la lapide spezzata dei Corpi in cui militavano: così i Caduti sono morti una seconda volta. Quale infinita tristezza.!
Enrico Albertazzi
Presidente Regionale Opera Nazionale dei Caduti Senza Croce