Eventi - 11 marzo 2019, 12:17

Savona, Festa patronale e non solo: date e orari di apertura del museo del Santuario

L'obiettivo dell'A.S.P Opere Sociali Nostra Signora di Misericordia è quello di promuovere e agevolare la fruizione del museo

Savona, Festa patronale e non solo: date e orari di apertura del museo del Santuario

 

 

 

In occasione della Festa patronale il museo del Santuario sarà aperto il 17 marzo dalle 15 alle 22 e il 18 marzo dalle 9 alle 18, il costo del biglietto di ingresso sarà di 2 euro ed include una spiegazione introduttiva alla collezione.

Promuovere ed agevolare la fruizione del Museo del Santuario; questo è  l’obiettivo dell’ A.S.P Opere Sociali Nostra Signora di Misericordia che, anche in collaborazione con la Cooperativa Coedis, ha predisposto un programma di eventi e aperture legate al calendario liturgico, concertato con diverse realtà che operano attivamente alla promozione del territorio, tra gli altri  il Priorato diocesano delle confraternite, il FAI e l’Associazione Amici del Patrimonio Ecclesiastico.                  

La promozione sarà effettuata attraverso l’invio a parrocchie, santuari, confraternite ed associazioni della Liguria e del Nord Italia, di una proposta di pellegrinaggio che potrà essere articolato in mezza giornata con visita al Museo e al Laboratorio dei tessili di Palazzo Azzarie, oppure in una giornata intera, includendo la visita pomeridiana al Complesso della Cattedrale. Sarà aperto un profilo Twitter per presentare tutte le attività e i progetti del Museo.     

Sono già previsti due eventi, in collaborazione con il FAI- Delegazione di Savona, il primo dal titolo “Musica di affreschi ritrovati” si svolgerà il 13 aprile alle 16.00 e proporrà una lezione dimostrativa del maestro Graziano Interbartolo alla scoperta dell’organo del Santuario realizzato dalla ditta Malvestio, a cui seguirà una visita all’affresco “Gloria di Angeli” di Eso Peluzzi collocato nell’abside. Ci si sposterà poi al Museo dove, dopo la visita della collezione, sarà possibile per chi lo desidera degustare vini e prodotti tipici presso alcuni locali che hanno aderito all’iniziativa. Il secondo appuntamento, probabilmente dopo l’estate, sarà una giornata tra trekking e arte.                                                                       

A maggio, in occasione del mese mariano e a settembre, mese in cui si celebra la Natività di Maria, il museo sarà aperto tutte le domeniche, dalle 10 alle 12.                                                    

Per info e prenotazioni vi invitiamo a contattare il 3270281083 oppure museodelsantuario@operesociali.it. Il centralino è attivo dalle 9 alle 17

Il Complesso monumentale del Santuario di N.S. di Misericordia

La Basilica

Collocata a 7 km dal centro di Savona, fu edificata tra il 1537 e il 1540 dall’architetto lombardo Pace Antonio Sormano sul luogo delle miracolose apparizioni della Madonna di Misericordia al contadino Antonio Botta, avvenute il 18 marzo, giorno della festa patronale e l’8 aprile 1536.

La chiesa a tre navate ha il suo fulcro nella cinquecentesca cripta decorata con stucchi dorati dove spicca la statua marmorea della Mater Misericordiae realizzata nel 1560 dello scultore Pietro Orsolino. La statua della Vergine fu incoronata nel 1815 da papa Pio VII in segno di ringraziamento per la liberazione dalla prigionia napoleonica.

La facciata della basilica fu realizzata in pietra del Finale tra il 1609 e il 1611, dell’architetto ticinese Taddeo Carlone di Rovio. All’interno della basilica sono conservate importanti opere pittoriche e scultoree quali la Presentazione al Tempio tela del Domenichino (1623-27 circa), l’altorilievo della Visitazione progettato da Gian Lorenzo Bernini e realizzato dal suo allievo Matteo Bonarelli (1665) e la Natività della Vergine del caravaggesco Orazio Borgianni (1608-10 circa). Da più di un secolo si pubblica una rivista dedicata al Santuario dal titolo Mater Misercordiae, il 17 maggio 2008 papa Benedetto XVI, in visita al Santuario, ha conferito l’onorificenza della Rosa d’Oro e nel 2009 è stato proclamato “Santuario Nazionale delle Confraternite delle Diocesi d’Italia”.

Il Museo del Santuario

Fu allestito all’interno del palazzetto del Duca di Tursi  nel 1959 ma l’attuale percorso espositivo è stato inaugurato del 2009 . Un tesoro di straordinario valore composto da sontuosi paramenti liturgici, preziosi arredi e gioielli offerti in dono, in segno di devozione, nei secoli alla Vergine da esponenti di famiglie nobili e da importanti personalità ecclesiastiche. Tra questi il preziosissimo calice settecentesco opera dell’orafo romano Vincenzo I Belli donato da papa Pio VII, l’ostensorio dell’orafo torinese Carlo Balbino donato dalla regina Maria Cristina, moglie di Carlo Felice, deceduta al Santuario nel 1849 e un’eccezionale scultura lignea raffigurante l’Ecce Homo.

La Cella dei preziosi accoglie i gioielli che ornano la statua della Vergine venerata nella cripta il 18 marzo: la Corona in oro e pietre preziose del XVIII secolo, utilizzata da Pio VII per l’incoronazione, la Collana in oro e rubini appartenuta alla principessa Maria Anna di Savoia e l’importante servizio liturgico dono di Mons. Agostino De Mari (1794-1840). Una sala è dedicata ai numerosi Ex-voto, dipinti ed in argento. La parte più moderna, nell’adiacente ospizio, è la Sala Peluzzi, dedicata ad Eso Peluzzi, noto come pittore del Santuario, luogo che fu la sua maggiore fonte di ispirazione.

Palazzo delle Azzarie

Nel cinquecentesco Palazzo delle Azzarie, in origine ospizio per pellegrini, nel 1991 fu allestito il Laboratorio di conservazione e restauro dei tessili che rappresentano la parte più cospicua del tesoro del Santuario. Un patrimonio già di ingenti dimensioni nel 1538, due anni dopo l’evento miracoloso dell’Apparizione, arricchitosi nei secoli successivi e purtroppo in parte menomato nel XVIII secolo a causa delle requisizioni napoleoniche.

Un affascinante viaggio tra sete, damaschi, taffetas, oro e argento alla scoperta della storia dell’arte tessile e del ricamo europei tra XVI e XIX secolo. Tra i paramenti più antichi la pianeta di Francesco Maria II Della Rovere duca di Urbino (1628) e la pianeta Spinola ricamata con un sontuoso motivo ad uccelli. 

 

 

 

Comunicato stampa

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