Finanziamento della formazione, del ricollocamento del personale oltre all'inclusione del reimpiego del personale inidoneo totalmente o parzialmente allo svolgimento di operazioni e servizi portuali in altre mansioni oltre alle misure di incentivazione al pensionamento dei lavoratori.
Queste le richieste dei sindacati e delle rsu sindacali del porto di Savona che questa mattina hanno effettuato un presidio con volantinaggio nel varco portuale savonese.
"Al fine di evitare grave pregiudizio all'operatività del porto, le Autorità di sistema portuale possono finanziare interventi finalizzati a ristabilire gli equilibri patrimoniali dell'impresa o dell'agenzia fornitrice di manodopera nell'ambito di piani di risanamento approvati dall 'Autorità stessa. Le leggi dello stato si devono applicare - spiegano i sindacati - Con grande preoccupazione denunciano la situazione di stallo venutasi a creare in quanto ad oggi l'Autorità di Sistema Portuale non ha erogato i fondi già stanziati della sopracitata legge. Tali fondi avrebbero potuto rilanciare il porto salvaguardandone l'occupazione, anche a garanzia del futuro lavorativo dei più giovani".
"Non si intende quindi accettare la situazione venutasi a creare nella quale assistiamo a continui rimbalzi di responsabilità tra istituzioni, comportamenti che di fatto non permettono l'attuazione del '15bis'. Chiediamo che vengano risolte nel minor tempo possibile tali criticità che si protraggono da troppo tempo, mettendo a repentaglio il percorso di efficienza e produttività del porto" concludono unitariamente la Filt Cgil, Fit Cisl e la Uiltrasporti.