Nota ufficiale di Eraldo Ciangherotti, Consigliere comunale (FI) di Albenga e Consigliere provinciale di Savona:
"Mi rallegro che a Palazzo civico si voglia in qualche modo cercare di onorare i debiti elettorali, studiando il progetto relativo all’istituzione di un ente multiservizi. Tuttavia ho qualche forte perplessità sull’iter intrapreso dall’Amministrazione Tomatis per la società multiservizi.
Premesso che questa roba, a mio avviso, parte già male se il consulente è lo stesso studio che ha massacrato le partite iva di Albenga con l’applicazione delle sanzioni nell’accertamento massivo della Tari operato due anni fa dal Pd, cosa si vorrebbe fare? In un momento fortemente critico per le casse comunali, come sarà finanziata questa società altrimenti detta 'carrozzone'? Che vuol dire partecipazione informale dello studio Delfino? C'è un incarico o no? Come verrà conferito? È previsto nel piano delle collaborazioni?
Il Sindaco risponda alle mie perplessità. Perché chi può dire che una società in house, a parità di budget, possa funzionare meglio delle società private? Per fare opere e servizi di qualità occorrono programmazione, controlli e voglia di investire. Delegare tutto ad un soggetto interamente pubblico e pensare che tutto possa finalmente e improvvisamente funzionare è quantomeno ingenuo, se non sintomo di malafede e dabbenaggine.
Con quale capitale opererà dunque la società in house? Per finanziarla si utilizzeranno risorse attualmente impiegate per attività di competenza comunale. Il risultato quindi non cambierà. L'Amministrazione non prenda in giro i cittadini e non illuda i disoccupati".