Attualità - 08 ottobre 2019, 13:35

Sicurezza e organici nella Polizia, il Siap lancia l’allarme: “Il 20% in meno delle risorse rispetto a 10 anni fa”

Il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia in Questura a Savona ha lanciato l’allarme e fornito alcuni dati passando dalla Polfer alla Polizia Stradale, dalla Polizia Postale a quella di Frontiera oltre alla Digos e alla Mobile

Sicurezza e organici nella Polizia, il Siap lancia l’allarme: “Il 20% in meno delle risorse rispetto a 10 anni fa”

Assenza di risorse e un problema legato alla sicurezza. Questi i temi principali trattati dal Siap questa mattina nella sala dedicata alle riunioni sindacali della Questura di Savona, esposti dal Dirigente Nazionale Roberto Traverso, dal Segretario Regionale Alessandro Dondero e dal Segretario Provinciale Giuseppe Stracuzzi.

Per quanto riguarda la sicurezza sul territorio liguria la Siap ha preso una posizione netta, tenendo conto del limite oggettivo della categoria che deve far fronte a una carenza di risorse, tema comunque mai sottovalutato dal Capo della Polizia. Se non cambia qualcosa però rischiamo di andare contro ad un grosso problema” spiega Roberto Traverso.

I dati sono stati forniti durante la conferenza stampa che si è svolta nella sede sindacale del Siap. 

Il messaggio che lanciamo è che dobbiamo affrontare le diverse situazioni con le risorse che abbiamo, siamo purtroppo abituati ad un motore che va a bassa velocità. Ci preoccupa il fatto che sui reati riferiti al 2017 Savona è risultata tra le prime città sui furti in appartamento. Ci vuole un controllo adeguato sul territorio ma unendo le forze. Lamentiamo il fatto, come problema essenzialmente ligure, che non esiste un rapporto adeguato sull’attività di polizia giudiziaria. Siamo per i controlli sul territorio ma anche di quelli ‘invisibili’, cioè quelli che vanno a mettere il naso in situazioni che non sarebbero facili per un agente in divisa” continua il Dirigente Nazionale.

I dati presentati parlano di un calo netto negli organici, diminuiti praticamente del 20% negli ultimi anni in quasi tutti i reparti della Polizia di Stato, passando dalla Polfer alla Polizia Stradale, dalla Polizia Postale a quella di Frontiera oltre alla Digos e alla Mobile.

Il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia, (il terzo di rappresentività singola), ha specificato l’attuale situazione precaria della Polfer che oltre a dover affrontare una difficile situazione deve far fronte alla carenza di personale (20 a Savona, 7 a Albenga) e alla cancellazione da tempo del servizio notturno, se non con qualche turno in straordinario.

Complicato anche il momento della polizia stradale: sono rimasti in 7 gli agenti a Finale (sui 16-18 previsti) e 14 a Carcare (erano 25).

Nella Polizia postale invece sono rimasti in 6: “Stiamo evitando le chiusure a livello nazionale, la specificità della postale è talmente importante e di qualità (reati informatici, pedopornografia) che non si può farne a meno, bisogna mantenerla” specifica Traverso.

Sono 30 in organico gli agenti della Polizia di frontiera, 20 in meno del previsto. E, altro aspetto che preoccupa il Siap, il prossimo dicembre prenderà il via la Piattaforma Maersk di Vado e ad oggi non ci sono novità sul rafforzamento delle risorse e sulla gestione della viabilità. “Il lavoro sarà in aumento e l’età anagrafica è alta. Al momento non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione sulla Piattaforma. Per non parlare dei problemi di salute in porto, c’è infatti un’alta percentuale di patologie oncologiche, vogliamo risposte che ci tranquillizzino” continua Giuseppe Stracuzzi.

Dopo i pensionamenti degli ultimi anni, 25 sono gli agenti della Mobile compreso il dirigente e sono previsti ulteriori collocamenti a riposo. 10 invece le risorse collocate nella Digos.

C’è bisogno di aiutarla la polizia non con gli slogan, abbiamo bisogno di essere ascoltati. La sicurezza non deve essere sottovalutata, il fatto che la Questura non abbia un medico competente, ed è presente solo ad Imperia (a Savona effettua le visite solo il giovedì) è un problema. Non esiste un gruppo omogeneo di valutazione al quale viene riconosciuto lo stress da lavoro correlato, è come se non ci fosse nessun agente stressato. Il nostro messaggio deve arrivare al Prefetto e al Questore” conclude Roberto Traverso.

Luciano Parodi

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