Le psicologhe Elvezia Benini e Cecilia Malombra hanno dato alle stampe (uscirà a novembre) per i tipi di Franco Angeli Editore – Collana Psicoterapie, il saggio dal titolo: “I sogni dei bambini. Tracce Archetipiche nelle immagini della notte”. La presentazione dell’opera è di Francesco Montecchi.
Noi di Savonanews abbiamo già avuto modo di conoscere e apprezzare le due autrici per l’ottimo lavoro svolto, in tutto il Ponente Savonese, all’interno del nucleo fondatore insieme a Giancarlo Malombra dell’associazione culturale “Pietra Filosofale” attiva soprattutto, come dice il gioco di parole nel nome, a Pietra Ligure. Nell’ambito della loro rassegna di appuntamenti intitolata “Un sogno in cantiere” (un altro gioco di parole, legato alla tradizione navale pietrese) si è parlato di volta in volta di benessere, di relazioni, di conflitti generazionali e adolescenziali, delle capacità terapeutiche delle fiabe, di violenza sulle donne e molto altro.
A proposito di capacità terapeutiche delle fiabe ricordiamo che Giancarlo Malombra, Elvezia Benini e più recentemente anche Cecilia Malombra sono autori della collana “Fiabe per...”, dei testi scritti per “i grandi” ancor prima che per “i piccini” nei quali vengono affrontati in modo sereno e lucido temi importanti come le paure a scuola, la famiglia allargata, la solitudine, i grandi distacchi della vita.
Elvezia Benini e Cecilia Malombra, inoltre, sono già co-autrici di “Donne che corrono con gli orchi” (Erga Edizioni), un saggio nel quale si analizza che cosa porta una relazione a diventare “malata”.
Ma torniamo a questo nuovissimo “I sogni dei bambini”. Le autrici lo riassumono così: “I bambini del nostro tempo vengono pressati a "fare" e continuamente sollecitati dal collettivo ad aderire a modelli prestazionali e competitivi. Non si permette loro di avere pause e di godere di quella sana noia attraverso cui dare spazio alla riflessione e riconoscere le emozioni e le produzioni della fantasia e dell'inconscio.
Con questo libro si auspica di restituire importanza ai sogni come base di buona salute, di creare una "carta dei diritti dei sogni dei bambini" che, implicitamente, sollecita a ridimensionare l'enfasi del dominio della coscienza e della spinta alla prestazione e che, riducendone l'unilateralità, ne facilita il dialogo integrato con l'inconscio. Numerosissimi sono i sogni di bambini, dall'età pre-scolare sino all'adolescenza, che qui vengono descritti e commentati secondo una visione rigorosamente junghiana.
Mentre si legge, presi dal valore avvincente della descrizione dei sogni dei bambini, dal commento e dalla traduzione teorica che ne seguono, con la ricchezza dei richiami a Jung e ai post-junghiani, senza accorgersene, si entra in contatto con tutti i riferimenti teorici che compongono la teoria junghiana stessa. Il libro rappresenta dunque un piccolo trattato di psicologia junghiana. Ma in realtà, l'obiettivo finale è la possibilità di arrivare a chi, a vario titolo, è in stretta relazione con i bambini — genitori, educatori, insegnanti — e voglia ridare loro il diritto al sogno”.