"Il Fondo Sociale Europeo è il principale strumento per supportare l'occupazione, la rioccupazione e l'inserimento sociale di soggetti a rischio di emarginazione. E' quindi un pilastro fondamentale per la coesione civile e democratica della nostra società, in quanto non vi può essere vero sviluppo economico senza sviluppo sociale." Ad affermarlo è l'assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Savona Maria Zunato.
"Il bando - prosegue l'Assessore Zunato - con scadenza 20 gennaio 2020, rientra quindi nell’ambito delle politiche atte a rafforzare il perseguimento degli obiettivi e delle finalità dell’Asse 2 - Inclusione sociale e lotta alla povertà del Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020 della Regione Liguria il cui scopo principale è quello di sviluppare percorsi di integrazione e migliorare il (re)inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro e di emarginazione sociale. Con due linee d'intervento: la linea 1 con un percorso integrato dedicato ai soggetti per i quali è prevedibile lo sviluppo di abilità lavorative tali da consentire il successivo inserimento occupazionale; mentre per la linea 2 un percorso integrato dedicato alla promozione dell'inclusione sociale delle persone svantaggiate attraverso l'accesso alla cultura, alla creazione artistica e allo sport".
Prosegue l'assessore: "Sono finanziabili operazioni basate su un’idea centrale che le caratterizzi anche strategicamente, che prevedano contestualmente la realizzazione di una pluralità di progetti (azioni) anche con l’utilizzo della complementarietà FESR congiuntamente al FSE (limitatamente alla Linea 1) e diversi soggetti attuatori. I progetti che costituiscono l’operazione devono avere carattere integrato e definire una filiera logica e sequenziale coerente e funzionale all’intera operazione. "
Spiega l'assessore Zunato: "Le azioni attivabili devono essere progettate in un’ottica di sistema. Il concetto di integrazione sociale va intesa come inclusione lavorativa e partecipazione alla comunità, in una prospettiva quindi anche di sviluppo e crescita delle comunità locali, delle istituzioni e degli attori socio economici. In questo senso il Comune si dichiara fin d'ora disponibile a parternariati che abbiano il citato scopo. E' questo il vero focus delle nuove politiche economiche: superato l'elefantiaco e verticistico approccio statalista con un welfare oggettivamente insostenibile, lungi dal potersi percorrere il modello liberista, il vero strumento è quello della collaborazione tra istituzioni, terzo settore e privati, affinchè beneficiando di questi strumenti di sostegno, la società nelle sue forze più dinamiche e concrete, possa liberare progetti di cui la Pubblica Amministrazione deve farsi promotrice e regista, senza mai sostituirsi alle forze economiche".





