Politica - 25 febbraio 2020, 11:58

Ex Hotel Royal a Spotorno, interviene la minoranza: "Serviva forse una scelta più coraggiosa per non perdere posti letto"

Il gruppo "Spotorno che vorrei" accusa la gestione dell'immobile da parte della maggioranza: "Si crea un precedente. Auguriamo serva al paese, altrimenti sarebbe un altro schiaffo"

Foto tratta da Google Maps

Foto tratta da Google Maps

Anche il gruppo consiliare "Spotorno che vorrei" interviene sulla riconversione parziale dell'ex Hotel Royal. 

Un intervento che arriva dopo la presa di conoscenza del verbale del Consiglio Comunale e della Commissione consiliare, la cui tardiva convocazione è stata contestata dalla minoranza.

"La giunta Fiorini ha perorato la causa del cambio di destinazione: 40% in svincolo con utilizzo residenziale, ossia alloggi a libero mercato, e 60%  RTA, alloggi pronti e finiti con finalità turistica, come del resto lo era anche in parte il Park Hotel". 

"Anch'esso aveva un piano con destinazione RTA ma la giunta Fiorini lo ha svincolato - ricordano i consiglieri Bonasera e Spiga - in nome di opere pubbliche di regimazione delle acque nella parte alta di viale Europa. Senza entrare nel merito su chi ci abbia guadagnato nell'operazione, di certo il paese ha perso posti letto alberghieri".

"Durante il Consiglio il sindaco ha ribadito come a chiunque si fosse dimostrato interessato alla struttura siano sempre state chieste due cose, ossia il mantenimento di una parte di struttura ricettiva negando sempre lo svincolo totale, e, sulla percentuale di svincolo, la valutazione delle spese che comporta rimettere sul mercato una struttura di questo genere dopo tutti questi anni e con le nuove normative".

La minoranza ricorda come la famiglia al tempo proprietaria del Royal abbia cercato di ottenere lo svincolo per non perderlo, trovando però le porte della discussione sempre chiuse: "Vogliamo credere che con l'attuale proprietario che ha acquistato l'albergo all'asta ci sia stato un lungo ed estenuante braccio di ferro".

A non convincere l'opposizione guidata da Spiga e Bonasera è anche la stima di spese e ricavi: "Quando mai un'amministrazione comunale va a  fare i conti in tasca di un imprenditore, per altro dichiarando in commissione 'quando mai si è trovato un imprenditore che spende 4 milioni di euro per poi chiuderla'? Sottolineiamo che l'eventuale svincolo del 60% dell'RTA frutterebbe molto di più della cifra indicate dalla maggioranza".

"Detto ciò, la nostra posizione era comunque di trovare una soluzione che tornasse utile al commercio ed alla finalità turistica della nostra cittadina, proponendo, un cambio di destinazione più orientato al comparto turistico, ad esempio un residence, che non comporti una trasformazione degli spazi in alloggi pronti e finiti, che possa terminare, come già avvenuto, in un ulteriore svincolo e perdita di ricettività. Saremmo stati anche consapevoli e disposti a trovare un'altra percentuale tra il residenziale e il ricettivo" ribadisce il gruppo quanto affermato in consiglio comunale dal capogruppo Spiga.

"E' pur vero che la concessione di trasformazione in RTA, approvata a maggioranza del consiglio, è un vincolo di tipo permanente, non ha scadenza del tempo, ma abbiamo avuto dimostrazione di come i vincoli  possano essere annullati".

"Forse avremmo potuto essere un po' più coraggiosi nel chiedere una soluzione differente da quello che era la proposta dell'RTA, con un soluzione a residence ad esempio, più ottimale per il paese e per la struttura, mantenendo proprio una destinazione alberghiera. Peraltro si va a svincolare un albergo in prima fila, dando un precedente a tutte le altre strutture che con orgoglio e con forza mantengono dei posti letto sul territorio, per cui qualunque albergatore potrebbe pensare di tenere chiuso l'albergo per 3-4 anni e poi chiedere lo svincolo".

"Facendo così continueremo a perdere posti letto ed appeal, riducendo la nostra offerta turistica, un indotto di cui viviamo. Non abbiamo altre entrate e perdere così posti letto, anche se forse ne andremo a recuperare alcuni con l'RTA, che ormai presumo sia stata già decisa, a noi spiace".

"In pochi anni, abbiamo visto trasformare le strutture dell'Albergo Rio, del Park Hotel e del Hotel Clio, in immobili chiusi per molti mesi l'anno, senza neppure dare una risposta ai tanti residenti, che devono emigrare. Ci auguriamo, per Spotorno e per tutte le attività del territorio, che quanto approvato sia effettivamente utile, in termini di numeri di ospiti, altrimenti, sarà l'ennesimo schiaffo al paese, come avvenuto per il Palace Hotel e la sua piscina che doveva essere a disposizione anche dei residenti ma dubitiamo che qualche concittadino l'abbia mia utilizzata dal 1985" conclude la nota.

Redazione

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