Attualità - 06 maggio 2020, 14:36

Varigotti, la messa social solleva qualche polemica. Don Venturetti fa chiarezza: "Rispettate le norme previste dall'accordo tra CEI e Governo"

"L’intento è quello di rendere un servizio alla gente che chiede di essere accompagnata spiritualmente in un periodo così complesso"

Varigotti, la messa social solleva qualche polemica. Don Venturetti fa chiarezza: "Rispettate le norme previste dall'accordo tra CEI e Governo"

Sono molte le parrocchie che in tutta Italia, visto il divieto di celebrare messe in presenza dei fedeli, si sono organizzate per la diffusione in streaming delle cerimonie.

Tra queste ha fatto parecchio discutere nei giorni scorsi quella trasmessa su YouTube dalla parrocchia di San Lorenzo di Varigotti, dove due persone sono state viste ricevere l'eucarestia. Presenze che hanno immediatamente scatenato le polemiche.

A far chiarezza sull'accaduto e a quelle che definisce come "imputazioni false, tendenziose se non addirittura cattive e maliziose" è il parroco don Domenico Venturetti: “Queste accuse ledono il nome della Parrocchia, del Parroco e dei collaboratori. Dalla festa delle Palme ad oggi, con l’esclusione del Sabato in Albis ( Sabato dopo Pasqua), la Parrocchia di Varigotti ha trasmesso via diretta Facebook e via Youtube la celebrazione della S.Messa, avvalendosi dell’intesa tra CEI e Governo, che permette la presenza di alcuni collaboratori a garanzia di un minimo di dignità della celebrazione, così come avviene per la maggior parte delle parrocchie della Diocesi di Savona".

Il testo del Decreto CEI-Governo riporta le seguenti parole: “Nell’interlocuzione della Segreteria Generale con la Presidenza del Consiglio dei Ministri si è rappresentata la necessità che, per garantire un minimo di dignità alla celebrazione, accanto al celebrante sia assicurata la partecipazione di un diacono, di chi serve all’altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, due operatori per la trasmissione. Su questa linea l’Autorità governativa ha ribadito l’obbligatorietà che siano rispettate le misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica” (Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti). 

Spiega quindi don Domenico: "Detto ciò è doveroso ribadire che i collaboratori presenti alla celebrazione sono sempre stati meno di quelli consentiti dal decreto: alle ultime celebrazioni, (sabato 25 aprile e sabato 02 maggio) poi, erano cinque. Essi non sono dei 'privilegiati e eletti', ma fedeli residenti in Varigotti che hanno dato la loro disponibilità immediata non potendo riunirci per fare scelte più democratiche a causa dell’incisiva emergenza sanitaria Covid-19".

"L’intento era ed è quello di trasmettere e quindi dare un servizio a tutta la comunità e a coloro che desideravano e desiderano tutt’ora la celebrazione pur non potendo partecipare direttamente. Gli operatori di questo servizio, come richiesto dal Decreto, erano provvisti di tutti i dispositivi di precauzione richiesti oltre che delle autocertificazioni; inoltre hanno prestato la loro opera, servizio, canto, letture, suono dell’organo e riprese non semplicemente in forma esteriore e materiale o per puro spirito di protagonismo, ma hanno partecipato attivamente con le risposte, il canto e la preghiera e volendo anche con la Comunione, che è parte integrante della Messa. Proprio per questo motivo, durante la Comunione, abbiamo voluto inquadrare, per condividere, la preghiera eucaristica chiamata 'Comunione Spirituale' con lo scopo di dare la possibilità ai fedeli da casa di unirsi spiritualmente nell’Eucarestia" afferma il parroco varigottese.

Aggiunge poi: "Ciò precisato, voglio ribadire che l’intento mio e della Parrocchia è quello di rendere un servizio alla gente, che tra l’altro, per le risonanze che ho, è molto contenta e chiede di essere accompagnata spiritualmente in un periodo così complesso come quello che stiamo vivendo. Per cui, la trasmissione della diretta della Messa, come pure quella dei Rosari ogni giovedì di maggio, continueranno fino al cessare delle condizioni di emergenza e all’ avvento di nuove disposizioni che non ne richiederanno più la necessità".

"Approfitto per ringraziare tutti i collaboratori che con me condividono questo servizio. Spero che le attuali polemiche non smorzino la voglia e la volontà di operare per il bene di tutti e auspico che coloro che hanno da dire abbiano la cortesia di parlare  con me direttamente senza la pretesa di sollevare casi nazionali in un momento in cui di tutto c’è bisogno, meno che di contrapposizioni non veraci e preconcette” conclude il parroco di Varigotti.

Redazione

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