Venerdì 22 maggio nel quartiere dell’Oltreletimbro non si svolgerà la tradizionale festa in onore di santa Rita, ricorrenza amatissima dai savonesi.
“Purtroppo è molto triste, ma la scelta è stata unanime e condivisa fra l’Arciconfraternia della Santissima Trinità, don 3 Germano Grazzini, parroco di san Paolo, e padre Giorgio Andronic della comunità ortodossa – spiega Milly Venturino priore delle “cappe rosse” – la pandemia che ha travolto tutto il mondo intero provocando morti e sofferenza, stravolgendo le nostre vite, certezze e abitudini ci priva anche di questo momento di gioia”.
“L’impossibilità di ritrovarci fisicamente nella cappella a lei dedicata, non impedisce di unirci spiritualmente alle 12 di venerdì prossimo 22 maggio per recitare la supplica e chiedere al Signore, per intercessione della Santa dell’impossibile, una benedizione particolare per gli ammalati, per gli operatori sanitari e per l’intera umanità – conclude Venturino – non ci resta altro da fare che metterci in obbedienza, come fece la nostra amata Santa durante la sua vita e pregare Cristo, unica fonte di salvezza, di perdono e misericordia, perché ci liberi da questa pandemia mortale per poterci ritrovare insieme, il prossimo anno, ricchi di fede e riconoscenza”.
"Per problemi legati all'applicazione delle misure introdotte per fronteggiare l'emergenza del Covid-19, la tradizionale fiera di Santa Rita prevista per il 22 maggio non potrà aver luogo - spiega l'assessore Zunato a nome della Giunta - La decisione, pur sofferta, è stata presa stamattina dalla Giunta Comunale a seguito di approfonditi aspetti legati in particolare all'elevata frequentazione che la fiera ha sempre registrato: dalla considerazione dell'assenza della benedizione delle rose e la conseguente mancata organizzazione della celebrazione religiosa, dalle idoneità dell'estensione di superficie per il mantenimento del distanziamento sociale, così come prevista, a fronte di un estesa affluenza di partecipanti. La contemporaneità dei sopracitati fattori costituiscono indubbio potenziale pericolo per affollamenti e conseguenti assembramenti di persone. Ciò anche alla luce delle stringenti disposizioni ministeriali per lo svolgimento delle attività commerciali su area pubblica".