Attualità - 21 maggio 2020, 09:24

E' nato su Facebook il gruppo "Spiagge Libere Liguria"

L'obiettivo è quello di tutelare e valorizzare il patrimonio comune che sono appunto le spiagge libere

E' nato su Facebook il gruppo "Spiagge Libere Liguria"

Oltre 9100 iscritti in poche settimane. Sono questi i numeri del gruppo Facebook "Spiagge Libere Liguria", L'obiettivo? Tutelare e valorizzare il patrimonio comune che sono appunto le spiagge libere.

Queste le richieste del gruppo social: 

1) tutte le spiagge libere, anche nella presente fase di riapertura, devono essere aperte e accessibili al pubblico (anche quelle ancora interdette) per la libera fruizione

2) l'accesso sia privo di corresponsione economica da parte dell'utenza, privo della necessità di previa prenotazione per l'accesso, privo dell'ingerenza interposta a qualsiasi titolo di stabilimenti balneari limitrofi volti alla gestione di prenotazioni fisiche o virtuali, pagamento di pedaggi o regolamentazione di accessi, avulso da qualsiasi disposizione che si ponga in contrasto con il termine "spiaggia libera".

3) la superficie e il numero delle spiagge "libere" (da considerarsi ovviamente fattispecie differente dalle spiagge libere e attrezzate) non siano ridotti rispetto al totale delle scorse stagioni e che le stesse siano tenute pulite e dotate di una doccia di acqua dolce e bidoni da spiaggia per i rifiuti. Consapevoli che lo stato di emergenza sancito con DPCM 31 gennaio 2020 (GU 26 del 1 febbraio 2020) ha durata di sei mesi il periodo di emergenza Covid non è ancora concluso. Pertanto si specifica:

4) ferme le disposizioni statali e regionali sul distanziamento fisico fra le persone e sull'utilizzo di presidi di protezione, fino a quando saranno necessari, qualora alcune spiagge libere per la loro specifica ubicazione e accessibilità, o nel corso dei fine settimana e giorni festivi risultino eccessivamente frequentate, potrà essere previsto un numero massimo di ingressi, monitorato tramite presidi di controlli in postazione fissa o dinamica al fine di evitare il superamento del numero massimo di bagnanti compatibile con il prescritto distanziamento. Chiediamo che i controlli siano effettuati da personale preposto e preparato. (Possiamo suggerire che si utilizzino risorse già in essere, quali i cittadini che fruiscono di reddito di cittadinanza, formati). 

Ma non è tutto. Il gruppo social chiede anche che ogni limitazione agli accessi o controllo sia previsto non oltre il 31 luglio 2020 (data di scadenza dello stato di emergenza) e che sia necessariamente preventivato per periodi di tempo determinati a cadenza quindicinale previo monitoraggio dello stato dei contagi eventuali e che ogni provvedimento limitativo degli accessi venga adottato previa adeguata istruttoria.

Infine, che in prospettiva, a soluzione dell'emergenza Covid-19, sia rivista la proporzione di spiagge libere rispetto a quelle degli stabilimenti in concessione più vicine alle percentuali europee.

Redazione

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