Al Direttore - 23 maggio 2020, 16:30

Lettera al Direttore: "Sindaco Caprioglio, spero di vederla mobilitata per una città che va messa in sesto"

Riceviamo e pubblichiamo il pensiero di un giovane dopo quanto accaduto ieri sera nella Darsena savonese a cui ha fatto seguito la dura reazione della prima cittadina

Lettera al Direttore: "Sindaco Caprioglio, spero di vederla mobilitata per una città che va messa in sesto"

Riceviamo e pubblichiamo il pensiero di un giovane dopo quanto accaduto ieri sera nella Darsena savonese a cui ha fatto seguito la dura reazione della prima cittadina:

Marzo 2020, la pandemia scoppia in Italia. Tutti i governatori  e sindaci d’Italia organizzano task force, riunioni di giunta fino alle 3 del mattino per interpretare i decreti del governo e informare nella maniera più chiara possibile i cittadini, perché lei no?

Tutti i sindaci e governatori d’Italia parlano ai propri cittadini tramite i canali social con dei video in diretta per trasmettere le linee guida sull’emergenza, rivelandosi dei veri e propri punti di riferimento per le loro comunità. Perché lei no?

Tutti i sindaci e governatori d’Italia hanno disposto ordinanze riguardo l’obbligo delle mascherine e sulle regole per far rispettare il distanziamento in città.

Tutti i sindaci e governatori d’Italia appena hanno riaperto le attività produttive sono “andati a trovare” i baristi,  panettieri, macellai e ogni genere di commerciante per cercare di sostenerli e capire le loro esigenze. Perché lei no?

Tutti i sindaci e governatori d’Italia si sono esposti chiaramente sulla movida, senza vietarla, ma creando dei tavoli di lavoro con gli esercenti e dei percorsi anti-covid da farci rispettare. Beppe Sala e Marco Bucci sono modelli da seguire, e gestiscono città molto più difficili della “sua”. Perché lei no?

Lei definisce i giovani ineducati dai genitori. Gli stessi giovani con cui lei non ha mai riuscito a creare un legame ed “ascoltare” per capire i loro problemi e operare concretamente su queste tematiche per risolverle insieme.

Tutti i sindaci e governatori d’Italia hanno supportato le attività culturali a distanza, create da cittadini con tanta voglia di trasmettere le proprie passioni agli altri in un momento difficile. Perché lei no, e ci snobba? 

Il primo cittadino deve essere, oltre che un amministratore pubblico, un punto di riferimento della comunità: deve entrare in contatto diretto con i propri concittadini e dimostrarsi una figura all’altezza. Perché lei non lo fa? Secondo me, nessuna città si meriterebbe un sindaco fantasma. Se lei è stufa e non ha voglia fare tutte queste cose indispensabili per la sua figura e per la città, le dico anche che siamo molto più stufi noi di non essere considerati. 

Spero di vederla mobilitarsi il prima possibile, perché finché ricopre questo ruolo ha una città da rimettere in sesto.

lettera firmata

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