Ormai la “battaglia” tra l’Istituto Ortopedico Galeazzi (Gruppo San Donato) e il Policlinico di Monza per l’assegnazione dei reparti privatizzati degli ospedali di Albenga e Cairo Montenotte ha assunto i ritmi frenetici di una partita di tennis.
L’apertura delle buste dell’appalto avvenne il 6 dicembre 2018 e si concluse con l’assegnazione al Galeazzi.
Ad aprile 2019 fu annunciato il ricorso da parte del Policlinico di Monza e l’udienza fu fissata per luglio dello stesso anno.
L’11 luglio 2019 fu annunciata la temporanea sospensione dell’assegnazione al Galeazzi.
Il 19 dicembre del 2019 fu riconfermata l’assegnazione al Galeazzi.
A febbraio di quest’anno fu presentato un nuovo ricorso dal Policlinico di Monza.
Oggi, ormai alle porte dell’estate 2020, giunge l’annuncio della struttura monzese: accolto il suo nuovo ricorso.
Commenta il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis: “L’occasione sarebbe quella per ripensare a questa scelta di privatizzazione, soprattutto alla luce di quanto è stato utile avere un ospedale pubblico durante questa emergenza”.
Prosegue il Primo cittadino: “Vedo solo un ennesimo, preoccupante allungarsi dei tempi. Temo infatti che a questo punto il TAR deciderà di rifare la gara. Ma per organizzare una gara d’appalto non bastano sei mesi. Penso che sia chiaro a tutti che cosa vuol dire questo: senza certezze su una eventuale assegnazione e sui suoi tempi i reparti andranno incontro a un abbandono e un impoverimento che rischierebbe di culminare addirittura nella chiusura dell’intero ospedale”.
E a questo punto Tomatis sbotta: “Basta, non possiamo più aspettare. Queste tempistiche ormai non sono più giustificabili. Adesso è ora di tornare a investire sull’ospedale di Albenga e, nel rispetto di tutte le esigenze tecniche e di sicurezza riattivare i servizi sospesi durante la trasformazione in ‘Covid-Hospital’, recuperare le funzionalità prima che vadano perdute, soprattutto quelle che non sono mai state aggiornate nell’attesa che venissero prese in carico dai privati. Il mio messaggio è che la Regione ci ripensi”, conclude il sindaco.