Sanità - 07 luglio 2020, 11:05

Ospedale Cairo: Punto di Primo Intervento per codici bianchi riapre il 13 luglio: il confronto tra sindaci valligiani e l'assessore Viale

L'incontro si è tenuto nella giornata di ieri. Sono stati illustrati i vari step di riapertura, motivati dalla prudenza a causa dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19

Ospedale Cairo: Punto di Primo Intervento per codici bianchi riapre il 13 luglio: il confronto tra sindaci valligiani e l'assessore Viale

Si è tenuto ieri pomeriggio l'atteso confronto online tra l'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale e i sindaci del Distretto Sociosanitario delle Bormide. Argomento principiale?. La riattivazione dell'ospedale di Cairo e il suo futuro. 

Come già riportato nei giorni dalla nostra redazione, il Punto di Primo Intervento riaprirà inizialmente su 12 ore come ambulatorio per i codici bianchi. La riattivazione è fissata per il prossimo 13 luglio. 

"Durante il confronto abbiamo avuto indicazioni sugli step di riapertura, motivati dalla prudenza a causa dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19" spiega Paolo Lambertini, sindaco di Cairo e presidente del Distretto Sociosanitario delle Bormide. 

Il commissario straordinario dell'Asl 2 Paolo Cavagnaro ha fatto l'elenco dei laboratori riaperti e spiegato che il procedimento di smaltimento liste prosegue. Inoltre, ha rassicurato che nonostante la iniziale riapertura del PPI per codici bianchi, eventuali arrivi di persone bisognose di cure saranno comunque accolti. 

Un altro step sarà rappresentato dal bando (oramai in fase di conclusione) per l'assunzione di tre medici. Un passo propedeutico alla riapertura vera sulle 12 ore del Punto di Primo Intervento.

Per quanto riguarda il bando per l'affidamento del presidio ai privati, dopo che il ricorso del Policlinico di Monza è stato accolto dal Tar, la Regione ha confermato l'intenzione di presentare ricorso al Consiglio di Stato. Una tempistica possibile per la risoluzione di questa vicenda potrebbe essere la fine dell'anno. 

Il sindaco Lambertini ha poi chiesto se è vera la cosa dell'incremento di risorse pubbliche stanziate dal Ministero della Salute. Regione e Asl hanno spiegato che si tratta di fondi 'una tantum' destinati all'emergenza Covid-19. 

Durante il confronto è stato illustrato un progetto relativo ad una degenza infermieristica per chi è malato cronico. Dove poter fare terapia invece di correre giù a Savona. 

"Il nostro obiettivo resta ovviamente di tornare sul breve-medio termine ad un Punto di Primo Intervento sulla 24 ore e la riattivazione della degenza. Per poi mantenere alta la pressione per avere finalmente un vero Pronto Soccorso. A breve noi sindaci della valle ci ritroveremo per mettere a punto la strategia da seguire. Come detto in precedenza, l'attenzione deve rimanere massima. Cercando di alzare sempre l'asticella" aggiunge Lambertini. 

"Dobbiamo anche smettere di usare termini deterrenti per la nostra valle - conclude - La nostra non è un'area negativa. Creiamo lavoro anche per Savona e le aree limitrofe. La Val Bormida deve essere un traino per l'intera provincia. Deve fornire servizi anziché venire impoverita. La sanità rappresenta un'aspetto primario. Siamo un elemento produttivo che crea benessere". 

Graziano De Valle

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU